“Se dovessimo andare avanti in queste condizioni il Fanfulla potrebbe morire“. Così Vito Cera, direttore sportivo dei bianconeri, ha commentato ai nostri microfoni le ultime vicende societarie del club lodigiano. Ci sarebbe in corso un processo tra Barbati, ex presidente, e l’attuale proprietà. Il tempo, però, passa e non si è ancora arrivati a una soluzione che metta d’accordo entrambe le parti. “Martedì ci sarebbe dovuto essere il processo riguardo alla diatriba tra Barbati e Tufo“, afferma Cera. “Tuttavia, al momento, è stato rinviato perché il giudice è ammalato. L’attuale presidente ha fatto un comunicato in cui esprime tutte le problematiche che avrebbe lasciato il suo predecessore. Da direttore sportivo mi spiace dover assistere a queste situazioni extra campo”.
La situazione del club preoccupa il direttore sportivo. Il Fanfulla infatti, nonostante le varie difficoltà affrontate sin dall’inizio della stagione, sta disputando un ottimo campionato. Risultato frutto del grande lavoro di Cera e dell’allenatore Albertini, su cui proprio il ds decise di puntare a inizio stagione: “Noi abbiamo una salvezza da conquistare. Sto cercando di tenere la squadra isolata da queste vicende. Inutile nasconderlo, siamo partiti con un sacco di problemi e adesso non voglio ritrovarmi a soffrire ulteriormente. Già lo scorso anno compiemmo un miracolo, nonostante da gennaio iniziarono a mancare alcuni pagamenti. Adesso tornare sugli stessi argomenti è veramente pesante. Spero che entrambi possano incontrarsi al più presto per trovare una soluzione per il bene del club. Diventa difficile poter andare avanti così“.
Il Fanfulla, al momento, è fuori dalla zona play-out. Mancano, però, ancora alcuni punti per poter raggiungere aritmeticamente la salvezza diretta. Il ds Cera spera di raggiungerla al più presto: “Nonostante le vicende extra campo, stiamo facendo un grande campionato. Siamo la seconda squadra del girone per giovani impiegati in campo. Siamo, inoltre, tra le pochissime formazioni in Italia, dalla Serie A alla D, ancora imbattute in trasferta. Spero quanto prima di fare gli 8/10 punti che ci mancano per raggiungere la salvezza. Abbiamo con noi un allenatore esordiente che sta dimostrando di poter fare grandi cose. Non voglio, adesso, che le problematiche della società possano incidere su ciò che stiamo facendo sul campo. Ho già detto che, per ovvi, motivi, sia Bramati che Tufo non possono più essere i presidenti del Fanfulla. In alcune partite ci sono mancati anche dei beni primari, abbiamo dovuto chiederli ai club avversari“.
Cera apre a nuovi scenari sul futuro del club, a patto però che Barbati e Tufo trovino un accordo: “Ci sarebbero già alcuni imprenditori pronti a entrare in società. Parlai con loro a inizio stagione e mi chiesero di restare in attesa del loro ingresso. Restai solo per questo. Parliamo di gente della zona, competente e trasparente. Prima, però, Barbati e Tufo devono trovare un accordo. E’ una situazione molto borderline. Quest’anno in alcune situazioni, oltre a fare il direttore sportivo, ho dovuto fare anche l’accentratore. A volte anche passando per un pagliaccio. Ma sono state strategie adottate dal sottoscritto per tenere isolata la squadra dalle vicende societarie”.
Cera, infine, ha concluso l’intervista parlando del suo futuro: “Ciò che è certo è che non ho più intenzione di fare stagioni come questa in carriera. Se dovessi restare in Serie D vorrei lavorare con club che ambiscono a campionati importanti. Spero che possa risolversi la situazione del Fanfulla, in modo tale da fare qui una stagione da protagonista. Ma mai più in queste condizioni“.