Dal rischio iscrizione in Serie D all’inizio da favola in campionato: il Fanfulla del ds Vito Cera fa sognare Lodi. I bianconeri sono tra le più grandi sorprese di questo avvio di stagione. Nonostante le diverse difficoltà affrontate in estate e un budget inferiore rispetto a quello di molte avversarie, il Fanfulla sta stupendo tutti. L’obiettivo, però, resta sempre la salvezza: “E’ giusto chiarirlo“, ha affermato il ds Cera in un’intervista esclusiva ai microfoni di seried24.com.
Difficile – ma allo stesso tempo giusto – accettare di lottare per questo obiettivo per chi “odia perdere persino a biliardino contro le proprie figlie“. Ciò, però, che possiamo dirvi è che ci son bastati pochi minuti di intervista per essere catturati dalla grinta e dalla positività del ds Cera. Ed è forse questo uno dei segreti che sta trascinando il Fanfulla. “Carisma e personalità“: elementi che alla lunga, nel corso della stagione, fanno la differenza.
Il Fanfulla torna a sognare assieme al suo ds Cera. Solo poche stagioni fa, infatti, i bianconeri sfioravano la Serie C al Mapei Stadium contro la Reggiana. Lì, poi, le strade di Cera e del Fanfulla si separarono. E’ stata solo una questione di tempo, però. Quattro anni dopo, infatti, i destini si incrociano nuovamente: “E’ il mio secondo anno consecutivo qui. Cinque anni fa, però, ci ero già stato. Fu un sogno: partimmo con una squadra che avrebbe dovuto salvarsi e invece arrivammo in finale ai play-off contro la Reggiana al Mapei Stadium. Perdemmo solo ai supplementari. Lo scorso anno, poi, ho deciso di tornare. Questa è una città storica, una società importante, un club con tanto seguito. Chi rappresenta il Fanfulla deve sentir dentro la fame del guerriero. Lo dice la nostra storia“.
A quota 11 punti il Fanfulla può sorridere. Può farlo ancor di più se pensa da dov’è partito. Quest’estate, difatti, la situazione era tutt’altro che semplice. L’iscrizione in Serie D sembrava poter sfumare. I bianconeri, invece, adesso ci sono e se la giocano con tutti: “Inutile nasconderlo, – afferma il ds Cera ai nostri microfoni – ho costruito la squadra in soli dodici giorni. Avevo a disposizione un budget molto limitato. Per convincere i calciatori ho puntato molto sul blasone della società e inoltre ho fatto affidamento su qualche ‘vecchietto’ che ho già avuto in passato, come Bettoni, Cocuzza e Premoli. Gente che so che darebbe tutto per me. Per finire ho investito su diversi giovani che hanno voglia di mettersi in gioco. Il trucco sta nel puntare su giocatori che vengono da stagioni non andate per il meglio, per cui sono tutti affamati di rivalsa“.
Il direttore sportivo bianconero ha chiarito l’obiettivo stagionale: “Resta sempre la salvezza, deve essere chiaro. Sarà difficilissimo, ma dobbiamo farcela. Poi, personalmente, sono uno che odia perdere anche quando gioco a biliardino con le mie figlie. Ma dobbiamo restare umili e coi piedi per terra. Vivo questo lavoro come se fossi in campo. Giochiamo un campionato difficilissimo, con squadre con valori pazzeschi che prima o poi usciranno fuori“.
Il Fanfulla vola, grazie anche all’operato dell’allenatore Albertini e del suo staff. Al primo anno in Serie D i risultati sono sotto gli occhi di tutti: “L’ho voluto fortemente, lo conosco da tantissimi anni”, ha dichiarato Cera. “E’ un allenatore giovane, con carattere e personalità. Proprio come piace a me. Arrivava da quattro anni di Eccellenza, è stata una scommessa“.
“Quest’estate per un momento è stato come se il Fanfulla non ci fosse più. Avevo bisogno di qualcuno che avesse a pieno la mia fiducia. Quando l’ho contattato mi ha subito di mostrato di avere tanta voglia di mettersi in gioco. Al primo incontro a lui e al suo staff ho detto che dobbiamo coprire ogni buca. Inutile nasconderselo, lavoriamo con diverse difficoltà, tra cui le strutture, siamo in una situazione particolare“. Infine, i ringraziamenti alla società: “Ringrazio comunque la proprietà attuale che è riuscita a iscrivere la squadra nonostante le difficoltà che abbiamo e che avremo nel corso della stagione”.