Dopo aver comunicato le proprie dimissioni in una lettera di denuncia solamente ieri, Mario Russo, presidente dell’Alma Juventus Fano, torna sui propri passi. In una lunga conferenza stampa. Il numero uno della società ha infatti comunicato il ritiro delle proprie dimissioni, presentando inoltre il nuovo comitato esecutivo, che farà le sue veci sul territorio.
Un lungo monologo, quello tenuto da Mario Russo oggi in conferenza stampa, dove lui ha partecipato da remoto. Oltre a comunicare il fatto di aver ritirato le proprie dimissioni e presentato il comitato esecutivo, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.
Nella prima fase della conferenza, Russo ha ripercorso i primi insulti che ha subito, quando ha rilevato la società a dicembre:
“Devo partire dal 9 dicembre, quando abbiamo giocato in casa con la Recanatese, e già si erano verificati degli episodi che mi hanno costretto a spiegare ai miei figli, presenti allo stadio, perchè i tifosi ce l’avessero con me. In quell’occasione, la frase “Terrone vattene” venne urlata da un singolo, e sicuramente esasperta dal risultato sportivo. La curva, in più, fece dei cori contro la società. Già in quell’occasione fui deciso nel condannare l’episodio, dichiarando che in seguito a quei gesti mi sarei potuto disimpegnare dal club“.
In un secondo momento, Russo è tornato sui fatti del giorno precedente, che lo avevano indotto a denunciare l’accaduto con un comunicato nel quale ha dichiarato il proprio saluto al club.
“Domenica mattina, quando mi sono arrivate le immagini di quelle scritte, il mio primo pensiero fu quello di collegare l’episodio con quello citato prima, e mentalmente di indiviudare come repsonabili chi già in precedenza mi aveva contestato, senza soffermarmi sul fatto che non fossero state firmate quelle scritte. Ritenendo di non meritarmi quersto trattamento da parte dei tifosi, soprattutto da un punto di vista umano, mi è venuto istintivo l’impulso”.
“Ci tengo a sottolineare che non ho mai pensato, nenache per un minuto, che quelle scritte razziste rappresentassero il pensiero di un’intera città: sarebbe stupido da parte mia, il pensiero non mi ha nenache sfiorato. Le prese di posizone pubbliche dei gruppi organizzati, che si sono dissociati dall’accaduto, hanno fatto emergere che in qualche modo questo evento si tratta di un atto vandalico, isolato, di un singolo. A tal propostio, ci tengo a ringraziare gli ultras e tutti quelli che mi hanno scritto in privato, manifestandomi sostegno.
Russo, quindi, ha evidenziato come da parte sua non sia mai mancato l’impegno per la squadra, nonostante varie difficoltà. In più, comunica come nessuno si sia mai manifestato interessato a rivelare il club.
“Da parte mia, mollare a metà della stagione, sarebbe sbagliato. […] Il sottoscritto è il solo che tiene alla sopravvivenza del calcio a Fano, fatti alla mano. Non mi sono mai tirato indietro, ho deciso di andare avanti, onorando sempre tutti gli impegni presi. Non piace a nessuno sentirlselo dire, ma abbiamo avuto un sacco di difficoltà. Posso garantire che la serietà e il rispetto per questa città non è mai mancata. Io non dispongo di risorse infite, e con le risorse economiche e basta non si vincono i campionati, Vi voglio anche dire che sia a dicembre che in queste ultime 48 ore, non si è fatto avanti nessuno che avrebbe potutto fare meglio di me, con capacità maggiori, ma neanche qualcuno che volesse dare una mano. Eppure posso garantire che non ho chiuso mai la potta dell’Alma Juventus Fano a nessuno. Così srà anche per il futuro, aperta a chiunque voglia darmi una fonte di aiuto, ma ripeto che ad ora di persone disponibli non è arrivato nessuno“.
Il presidente ha rivolto una critica al fatto che, nonostante le difficoltà, non sia mai giunto nessuno ad offrire una mano, ma che i soldi provengano quasi totalmente dalle sue tasche, oltre qualche amico.
“Capisco che questa sia una paizza reduce da 6 anni di delusioni, che vanno a pesare anche sull’approccio, e non nascondo neanche tutti gl ierrori che protano ad un risultato sportivo che non ci da ragione. Questa è una squadra che sia per valori tecnici, che per budget, non è inferiore a tante che ci precedono in campionato. Il budget è quasi totalmente coperto dal sottoscritto, oltre a qualche mio amico, che non è neanche della città di Fano. Chi ha veramente a cuore le sorti di questa squadra, dovrà stringersi attorno a questa squadra, ragionare di partita in partita, cercando di non comrpromettere ulteriormente la stagione. Di conseguenza, continuerò questa avventura, e faccio anche un mea culpa: sicuramente avrò sbagliato qualcosa“.
Nella presentazione del nuovo comitato esecutivo, Russo ha ribadito l’importanza della connessione società-città.
“Continuerò a portare avanti le istanze della società, a lavorare per il bene dell’Alma Juventus Fano, in un nuovo comitato esecutivo, con loro spero di colmare le mie lacune di presenza sul territorio, e grazie a loro spero che siano più chiare per il futuro delle funzioni. Ma, come ripeto, siamo sempre disponibili ad accogliere nuove funzioni, preferirei se rappresentative dell’aria cittadina. Dobbiamo rendere più forte il legame tra squadra e società. Il Fano è un bene prezioso che appartiene alla società. La società deve connettersi al tessuto cittadino“.
A cura di Lorenzo Vero