Sette campionati vinti nella ventennale carriera da allenatore, il titolo di ‘mago delle promozioni’ e un dolce ricordo in ogni città in cui ha soggiornato. Francesco Farina è un nome che non passa inosservato nel calcio del sud-Italia, frutto delle imprese compiute con Marcianise, Bojano, Vastogirardi, Campobasso (in due occasioni), Audace Cerignola e Barletta. Non solo campionati, il 56enne casertano ha fatto anche incetta di coppe regionali e nazionali (3 con il Campobasso e 2 con il Barletta) e due ‘triplete‘, o come da lui detto nell’ultimo trionfo a Barletta, ‘poker’.
Dall’esodo biancorosso a Rieti – ultimo tassello della stagione da record 2020/2021 – sono passati oltre due anni e di conseguenza è mutata anche la carriera di Farina stesso. Dopo il miracolo sfiorato in D (eliminazione nella semifinale play-off), con conseguente fine di un ciclo ricco di soddisfazioni, il 56enne casertano è rimasto nella sesta provincia pugliese spostandosi di qualche km ad Andria.
Non decollata del tutto la sua parentesi al Degli Ulivi – fino al conseguente esonero – Farina scruta adesso la situazione in attesa di una nuova sfida. “Questo periodo mi sta servendo per ragionare e per riposarmi. Ho avuto tante richieste ma siccome ho un buon contratto con l’Andria devo scegliere un progetto importante per cui ne valga la pena“. Così ha parlato Farina ai microfoni di seried24.com, spendendo parole al miele per il ‘suo’ Barletta e per la premiata ditta Loiodice-Lattanzio, suoi scudieri al Puttilli e ora trascinatori della super Team Altamura in vetta al girone H.
Arrivato in pompa magna ad Andria, tra Francesco Farina e la società federiciana non è mai sbocciato del tutto l’amore. I risultati non in linea con le aspettative – 17 punti in 11 turni – hanno fatto saltare i chiodi dalla panchina dell’allenatore campano. Momentaneamente lontano dal calcio giocato, ai nostri microfoni Farina parla così del suo immediato futuro: “Vengo da 6-7 anni in cui ho allenato ininterrottamente, questo periodo mi sta servendo per ragionare e per riposarmi. Ho avuto già tante richieste ma siccome ho un buon contratto con l’Andria devo scegliere un progetto importante per cui ne valga la pena. Aspetto”.
Non è da escludere un suo ritorno nel girone H nella prossima stagione: “Avendo avuto la fortuna di allenare in 3 regioni ho tanti amici. Ho fatto bene ovunque e c’è già qualcosina. Vediamo appena finiscono i campionati”.
Campionato, Coppa Regionale e Coppa Nazionale: nel 2020/2021 il Barletta ha vinto tutto ciò che c’era da vincere, coronando un’annata da sogno con il ritorno in Serie D dopo stagioni tribolate. Completato il triplete o, come ha detto lo stesso Farina in varie interviste, il poker. Questo perché include anche la vittoria del campionato di Eccellenza Pugliese che tuttavia, rispetto ad altre regioni, non vale l’accesso diretto in quarta serie.
Formalità, poiché il punto cardine di quel ciclo vincente sta tutto nella finale di Coppa giocata a Rieti contro il Salsomaggiore: “È stato bellissimo vedere così tanta gente spostarsi solo per sostenerci”. Lo scoglio più duro la stagione successiva in D, dove il Barletta si presentava ai nastri di partenza da matricola. Con l’ossatura della squadra protagonista dell’Eccellenza, si è sfiorato un autentico miracolo sportivo. I biancorossi infatti si sono spinti fino ai play-off, chiudendo il loro sogno in semifinale.
“Per vincere i campionati – dice Farina – non conta solo l’aspetto tecnico, ci vuole una grande società alle spalle. Questa impressione non l’abbiamo mai avuta, ce la siamo sempre giocati, anche sul mercato. Non c’è mai stata la sensazione di vincere veramente“.
Uscito dai cancelli del Puttilli, Francesco Farina, da avversario e non, ha continuato a seguire con un certo interesse tutto ciò che riguardava la sua ex squadra. Con Ginestra prima e Bitetto poi – e con in mezzo il cambio di ds e dissidi societari – il Barletta sta vivendo il momento più complicato della sua storia recente. “Sono stato ieri a vedere il Barletta – contro l’Angri ndr – si è rotto il giocattolo dell’anno scorso. Una squadra quasi perfetta che ha lottato al vertice per ¾ del campionato. Bisognava consolidare quel tipo di squadra, si è voluto fare un ragionamento diverso e si stanno pagando gli errori di programmazione. Io spero si salvi, dopo tre anni si diventa un po’ tifosi quindi mi auguro si arrivi alla salvezza“.
Protagonisti del suo Barletta, Francesco Farina ammira anche Nicola Loiodice e Riccardo Lattanzio trascinare a suon di gol la Team Altamura in vetta alla classifica. “Sono due professionisti importanti prosegue l’allenatore – meritano quest’annata e diciamo che se avessi continuato col Barletta sarebbero rimasti. Li apprezzo come calciatori e stanno continuando il lavoro dell’anno scorso”.
“Chi vince il campionato? Ad Andria ho avuto la fortuna di incontrare le attuali prime quattro e non abbiamo mai perso. È un campionato molto equilibrato, l’Altamura è favorito ma Nardò, Casarano, Martina e Fidelis daranno filo da torcere. Anche la Cavese lo scorso anno aveva vantaggio, guardate poi come è andata a finire…. Servirà equilibrio”.