Da una quasi ammissione in Serie C a fallimento: è in sintesi la storia dell’FC Messina negli ultimi mesi. La squadra siciliana – dopo aver vinto i playoff nella passata stagione – è stata ad un passo dall’ammissione in Serie C all’inizio della stagione attuale. La società messinese aveva infatti ottenuto la prima posizione nella graduatoria dei ripescaggi dopo la rinuncia dell’Aglianese, ultimando in fretta e furia tutti i passaggi necessari per la richiesta di riammissione. Fu una fideiussione non regolare a convincere il Consiglio Federale della FIGC a negargli la richiesta presentata.
Ripartiti dalla Serie D, ci si aspettava che il Football Club Messina costruisse una squadra di vertice per arrivare nel professionismo vincendo sul campo. E invece, nel giro di pochi mesi, la situazione si è totalmente capovolta: il presidente Arena ha lasciato la squadra quasi una settimana fa e la squadra non si presenterà mercoledì a Cava de’ Tirreni contro la Cavese. Il primo passo verso la rinuncia al campionato.
Come un fulmine a ciel sereno, il 2 dicembre il presidente Rocco Arena decide di farsi da parte, abbandonando la società perché “non più in grado di finanziarla”. Sono le parole dell’amministratore delegato Carmelo Santoro, unico superstite in società. L’AD comincia dunque ad adoperarsi per trovare nuovi proprietari che riescano a preservare il titolo sportivo, ma attualmente nessuno pare sia convinto.
Da ciò che trapela, una cordata con a capo Domenico Panico, aveva interesse a rilevare la società. Ma i conti non chiari e la poca trasparenza hanno convinto l’imprenditore campano ad abbandonare la trattativa. Le nuove norme prevedono l’esclusione dopo due rinunce e – con il turno infrasettimanale di mezzo e tanti giocatori già svincolati – l’FC Messina scomparirà dal prossimo lunedì.
Come prevedibile, anche i giocatori non vogliono vivere l’incubo di un fallimento e di una stagione disastrosa. Sono infatti tantissime le richieste di svincolo già arrivate, con alcuni calciatori alla ricerca di nuove destinazioni, altri già accasati altrove. I big sono già andati via: Rosa Gastaldo si è accasato al Castrovillari, Gabionetta è rimasto nel girone I, al Santa Maria Cilento, mentre Orlando si è trasferito in Abruzzo. Intanto anche Giuffrida, Bramati e Giannini hanno lasciato Messina.
Tra richieste di svincolo e giovani in prestito tornati alla base, dal primo giorno di dicembre ad ora sono ben sedici le operazioni in uscita. Una rosa ridotta all’osso con tutti i giocatori che potranno a breve accasarsi altrove.
Come se non bastasse, piove sul bagnato in casa Messina. Nei giorni scorsi infatti, la LND – attraverso un comunicato ufficiale – ha dichiarato che l’FC Messina non giocherà più i suoi match interni al “Franco Scoglio”, ma al “Biagio Fresina” di Sant’Agata. La rinuncia allo stadio messinese deriva infatti dai costi d’affitto considerati eccessivi: circa 5.000 euro a gara. Troppi per una società con gravissimi problemi societari e che registra pochissimi incassi.
Ciò che sembra di fondamentale importanza era salvare il titolo, ma la società non è riuscita nell’impresa e l’addio è arrivato tramite un comunicato.
La rinuncia è il primo passo verso la decisione di abbandono che scatterà al secondo rifiuto già, necessariamente, predisposto. In realtà cala il sipario sul progetto FC MESSINA di Rocco Arena & soci. I dipendenti e tesserati tutti di ritengono ormai fuori da qualunque impegno con la società e stanno adoperandosi per continuare la stagione in altre società. Tutti i calciatori andranno in svincolo e potranno già tornare in campo dopo la seconda rinuncia immediatamente. Quasi tutti hanno abbandonato la città in attesa di nuove aperture con altre squadre. Finisce qui, con questo triste panorama, il percorso del FC Messina”.
Dopo aver accarezzato il sogno Serie C – svanito per una fideiussione irregolare – l’avventura dell’FC Messina è giunta al capolinea.
A cura di Domenico Cannizzaro