Rimini, Mencagli: “Avevo perso le speranze, ora sogno la C con il Rimini”

E’ sicuramente una delle note più liete del Rimini capolista. Federico Mencagli il numero nove della squadra di Gaburro partito dal basso e che ora trascina la capolista del girone D. Il gol decisivo contro l’Alcione Milano, nell’ultimo turno di campionato, è soltanto l’ultimo risultato di una stagione da incorniciare. “E’ stato un gol importante -afferma l’attaccante a riguardo- frutto di una lunghissima azione corale, durata 28 passaggi. Fondamentale soprattutto dal punto di vista mentale dato che dovevamo obbligatoriamente vincere. E’ uno dei gol più importanti della mia carriera“.

“Avevo perso le speranze, poi la chiamata che non ti aspetti”

E pensare che, qualche anno fa, dopo una brutta stagione in Eccellenza, aveva quasi abbandonato l’idea di arrivare in Serie D. Si, perchè il bomber dei biancorossi, ha seguito una strada tutta sua, partendo dalla Prima Categoria scalando le gerarchie con calma e sacrificio. “Ho avuto un percorso un pò atipico rispetto alla maggior parte dei calciatori. Ho iniziato in prima categoria nella squadra del mio paese, il Cortona Camucia. Non ho mai vinto un campionato ma sono sempre salito di categoria grazie alla chiamata di altre squadre. Sinceramente poi, qualche anno fa, durante la mia penultima stagione in Eccellenza avevo un pò perso le speranze. Ci siamo ritrovati in una situazione societaria complicata e siamo retrocessi. La serie D è sempre stato il mio grande obiettivo ma lo vedevo molto più lontano. Poi l’anno successivo da svincolato mi ha chiamato il Figline in Eccellenza. 17 gol mi sono valsi la chiamata che sognavo. La Sangiovannese in Serie D. Sono stati due anni bellissimi, sempre però con l’obiettivo della salvezza. Al Follonica-Gavorrano invece, avevamo ambizioni più alte, ma non siamo riusciti a realizzarle”.

Una carriera spesa ad inseguire un sogno, quello del professionismo e dell’alta classifica in Serie D che si materializza quest’estate: ” Non mi aspettavo la chiamata del Rimini. Una piazza così importante non capita spesso. Mi sono subito detto che questa è un occasione che non va sprecata“.

“Voglio portare il Rimini in C segnando altri gol decisivi”

Anche se la chiamata è stata inaspettata, Mencagli non si è lasciato sfuggire quest’opportunità. Dodici gol segnati, 8 dei quali utili a sbloccare il risultato. Il suo record personale di reti (17) è nel mirino e pronto ad essere raggiunto ma, di tutto questo, si interessa relativamente: “Nella mia stagione manca la cosa più importante. Ho raggiunto la doppia cifra, ma voglio portare il Rimini in C. Gli obiettivi di squadra sono sempre più importanti di quelli individuali e per me in questo momento conta solo vincere il campionato”.

Determinato e concentrato, Mencagli trasmette anche la consapevolezza che c’è all’interno del gruppo. “C’è sicurezza nei nostri mezzi -dice- dato che, sin dall’inizio del campionato siamo in testa. Stiamo tenendo un buon ritmo ma il Ravenna non è da meno. Alla fine mancano cinque partite, la parte più difficile, in cui i punti pesano sempre di più. C’è però serenità, stiamo bene tra di noi e in allenamento ci sono atteggiamento e intensità giuste. Siamo fiduciosi”.

“Rimini è una città stupenda in cui è bellissimo vivere -afferma l’attaccante sulla piazza romagnola. Dal punto di vista calcistico è una piazza molto seguita sia in casa che in trasferta. Nella partita con il Ravenna erano in tantissimi. Tutto questo ci permette di partire con una spinta in più. Sentire questo affetto da parte dei tifosi è una cosa veramente bella“.

Il futuro di Mencagli

Quando si raggiunge un traguardo sudando così tanto, non lo si vuole lasciare presto. Rimini e Mencagli hanno da subito trovato una grande alchimia, che l’attaccante spera possa durare anche in futuro. “In questo momento sono concentrato solamente sul finale di campionato e sul nostro obiettivo. A fine stagione, se tutto andrà bene sarò molto contento di sedermi a parlare con la società. Dal mio punto di vista sarebbe una cosa impensabile, fino a qualche tempo fa, poter fare la serie C in una piazza come Rimini. La mia volontà c’è, però ragioniamo con calma e passo dopo passo”.

Non potrebbe essere altrimenti per un attaccante partito dai dilettanti e che ora, a suon di gol, sta sfiorando il professionismo.

A cura di Edoardo Gregori

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