Fidelis Andria, 7 daspo emessi dal questore

Arriva la comunicazione ufficiale dei 7 daspo emessi dal questore della Bat in occasione di quanto accaduto durante Fidelis Andria-Avellino. Nell’incontro infatti, valevole per il campionato 2022-23 di Serie C, i tifosi adriesi avevano infatti lanciato diversi fumogeni biancazzurri.

Fidelis Andria-Avellino, 7 daspo per i tifosi biancazzurri

Nonostante la retrocessione, la Fidelis Andria è ancora legata al campionato di Serie C. In mattinata, il questore Roberto Pellicone ha infatti emesso 7 daspo ai danni dei tifosi biancazzurri per quanto accaduto durante Fidelis Andria-Avellino.

Le indagini svolte dalla Digos, in collaborazione con la polizia scientifica di Andria, hanno dunque accertato il lancio di numerosi fumogeni. Durante l’ingresso in campo dei giocatori si era infatti formata una coreografia biancazzurra all’interno della curva nord. “Approfittando della cortina di fumo bicolore venutasi a creare, venivano esplosi all’interno del settore numerosi petardi e bombe carta“. Questa la spiegazione della questura in una nota.

Adesso i sette tifosi in questione dovranno dunque rispettare le sanzioni imposte. In caso di violazione, come spiega la questura, potrebbero incombere in sanzioni penali. Nel frattempo per un anno non potranno supportare dal vivo la propria squadra del cuore e tutti gli altri club italiani.

Le sanzioni per i tifosi biancazzurri

Dalla notifica dei daspo, i 7 tifosi biancazzurri per un anno non potranno accedere a nessuno stadio o campo sportivo italiano. Sono dunque comprese tutte le strutture in cui si svolgono incontri di calcio, sia amichevoli sia di campionato, di tutti i club nazionali, della nazionale italiana calcio e dei relativi allenamenti, compresi quelli della Fidelis Andria.

Il questore ha anche vietato l’accesso, nei luoghi delle gare, alle aree di parcheggio di autovetture e pullman nei 300 metri dal perimetro esterno dell’impianto. Le sanzioni maggiori arrivano però in particolar modo a due dei sette tifosi. Infatti è stato previsto loro l’obbligo di presenza personale presso gli uffici della questura in concomitanza delle manifestazioni.

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Redazione