Fidelis Andria, Di Benedetto: “Scaringella uomo giusto”
L’intervista del patron della Fidelis Andria, Di Benedetto, al Corriere dello Sport
La Fidelis Andria di Giuseppe Di Benedetto sembra aver finalmente trovato la propria strada, vincendo quattro partite consecutive dopo un inizio di campionato altalenante.
In una recente intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Di Benedetto ha espresso speranza per la continuità della squadra e ha parlato delle difficoltà incontrate all’inizio, spiegando come lo scorso anno, con una squadra meno forte, erano stati in testa alla classifica, mentre quest’anno la situazione è stata opposta.
La svolta è arrivata con l’allenatore Giuseppe Scaringella, richiamato in panchina dopo l’addio a Ciro Danucci. Di Benedetto ha riconosciuto a Scaringella il merito di aver portato stabilità e di avere il potenziale per rilanciare la squadra, elogiandolo per il suo impegno e il legame con il territorio, poiché Scaringella stesso è originario di Andria,
Un altro aspetto che Di Benedetto ha affrontato riguarda la rosa ampia, composta da ben 33 giocatori, che definisce eccessiva e in parte non all’altezza delle aspettative. A dicembre, ha annunciato, sarà necessario un taglio per garantire una squadra più affiatata e motivata.
Fidelis Andria, Di Benedetto: “Voglio continuità”
Giuseppe Di Benedetto, presidente della Fidelis Andria, ha recentemente commentato il momento positivo della squadra, che ha ottenuto quattro vittorie consecutive. Il presidente ha dichiarato: “Me lo auguro. Le aspettative, a inizio stagione, erano diverse, ma anche senza risultati positivi all’attivo ero convinto che a questa squadra sarebbe bastato poco per ritrovare la giusta rotta. Ora, però, voglio continuità”.
Sull’inizio difficile della stagione, il presidente ha spiegato: “Il calcio è imprevedibile. Agli inizi dello scorso anno, con una squadra tecnicamente inferiore, eravamo al comando; questa volta, invece, è accaduto l’esatto contrario”.
Il rapporto con Scaringella, la permanenza di Califano
Quando gli è stato chiesto del cambio tecnico, dato che solo Ciro Danucci è stato sollevato dall’incarico mentre il ds Gianni Califano è rimasto, Di Benedetto ha risposto: “Le variabili, nel calcio, sono due: il ds è responsabile delle scelte, l’allenatore degli aspetti tecnico-tattici. Il primo ha commesso l’errore di costruire una rosa eccessivamente ampia dal punto di vista numerico. Al precedente tecnico, invece, contesto l’atteggiamento della squadra”.
Parole al miele invece, per l’attuale allenatore Scaringella: “Lo conosco dai tempi della Seconda Categoria a Trinitapoli: all’epoca, il suo lavoro mi diede la chance di farmi conoscere e, a distanza di anni, ho ricambiato il favore dandogli l’opportunità di misurarsi in D. I suoi risultati, già lo scorso anno, erano stati straordinari e in queste quattro partite ha sempre e solo vinto”.