Home » Fidelis Andria, Di Benedetto: “Non me la sento di continuare qualora dovesse proseguire questo clima”

Fidelis Andria, Di Benedetto: “Non me la sento di continuare qualora dovesse proseguire questo clima”

La diretta della conferenza stampa di Di Benedetto, presidente della Fidelis Andria

Sono ore calde in casa Fidelis. Nella giornata di ieri infatti, il Sindaco di Andria, Giovanna Bruno, ha deciso di convocare la società biancazzurra a Palazzo di Città per il prossimo 24 marzo per fare chiarezza sul futuro del club pugliese.

Il Sindaco ha richiesto che la dirigenza si presenti all’incontro con tutta la documentazione che certifichi l’attuale situazione del club. Intanto però la Fidelis Andria ha annunciato che quest’oggi, 20 marzo, il presidente Di Benedetto interverrà in conferenza stampa.

L’inizio della conferenza è previsto per le ore 17:30. C’è tanta attesa tra i tifosi della Fidelis in vista di questo appuntamento importante che potrà dire molto su quello che sarà il futuro del club.

Noi di seried24.com saremo sul posto e vi aggiorneremo in tempo reale con tutte le dichiarazioni che Di Benedetto rilascerà ai microfoni della stampa.

Fidelis Andria, Di Benedetto: “Vengo criticato perché faccio benzinaio o il gommista?”

18:21 – Poco importa se vengo massacrato, l’importante è che si paghino gli stipendi. Se arrivo in queste condizioni alla prima domenica di maggio non continuerò. Capirò dopo l’incontro con il sindaco cosa succederà. L’unico dato certificato che c’è sono i due bilanci annuali, non posso dare altro al sindaco perché non c’è. Ora mi chiedo se vale la pena continuare a cercare di risolvere un problema che non ho neanche creato io con questo clima? Se qualcuno al posto mio si aspettasse un emirato arabo si è sbagliato“.

18.09 – “Sulla base di quello che sta succedendo la domanda che mi aspetto sarebbe sul continuare o meno la mia avventura ad Andria. Io mi chiedo: a quale buona soluzione portano queste accuse? La sindaca mi ha convocato per quale motivo? In questi quasi due anni sono stato sempre ‘costretto’ a dover giocare per vincere come è ovvio che sia. Potevo tranquillamente risanare facendo campionati normali e poi ripartire”.

18:03 – “Ho detto a Kragl che se non vincete dopo 3 risultati negativi potete andare a trovarvi un altro lavoro. Vengo criticato perché faccio il benzinaio o il gommista? Bene, è il mio lavoro e ci sta, non posso farci nulla. Ho chiamato questi giocatori perché mi dicono che abbiamo perso le partite e qualcuno li addita di vendersi le partite. C’è qualcuno che non è stato pagato?“.

17.57 – “La stragrande maggioranza dei presidenti, a inizio campionato, partono a fari bassi nascondendosi. Nel Girone H c’è chi deve salvare il titolo, chi al centro vuole stare tranquillo e chi vuole puntare a vincere. Per i giocatori che ho preso non potevo non dire di vincere. Mi dicono nello striscione che ‘voglio fare il presidente con i soldi della gente’.

A inizio stagione scorsa non volevo fare gli abbonamenti, anzi vi dico che mi sarebbe convenuto far pagare i biglietti partita per partita ma mi hanno convinto del contrario per una serie di ragioni. E se proprio devo dirlo, senza offesa, negli ultimi sei anni l’Andria ha sempre giocato per salvarsi, seppur in categoria professionistiche. Addirittura ho sentito gente che ha detto di giocatori che si sono venduti le partite perché non pagati dopo un risultato negativo“.

17:48 – “In tutto questo c’erano situazioni mai pagate come ambulanze, fornitori, procuratori e tanti altri. Sono stati pagati oltre 300.000 euro di rateizzazioni vecchie. È vero che il vecchio presidente ha pagato gli stipendi rimanenti del suo ultimo anno, ma si è fatto firmare una carta per farsi avere un credito verso la società su altre situazioni. Sapevamo tutti però di questi debiti, solo un pazzo come me avrebbe accettato queste cose. L’unico motivo per il quale non mi sono fermato è stato perché sono mosso dall’entusiasmo. Non ho sollevato il problema per cercare un equilibrio. Non ho altri interessi diversi da quelli sportivi ad Andria”.

17:42 – “In merito alla posizione debitoria non è 148.9770 ma qualcosina in più. Depositato alla camera di commercio. Sono partito con un debito di 1.402.000, da giugno 2023 a oggi. Ora mi pongo una domanda: questo debito l’ho generato io? Vedo striscioni, proteste. Mi sto sacrificando, spendendo e togliendo spazio alla famiglia come chiunque fa quando divento presidente. Dopo tre risultati negativi faccio fatica a crederci a tutte queste critiche che sono state mosse.

Quando sono venuto ad Andria c’è stato un patto: quello di risanare la situazione debitoria tramite sponsor che non sono quasi mai arrivati. In questo anno ho cercato di vincere il campionato ma non ci sono riuscito. In una settimana sono passato da essere osannato a trovarmi una rivolta contro”.

Fidelis Andria Di Benedetto