È un Francesco Farina concreto quello che si è presentato sui canali social ufficiali del club biancazzurro, è lui il nuovo allenatore della Fidelis Andria. Ormai da una settimana alla guida della sua nuova squadra, dopo l’importante esperienza triennale al Barletta, Farina e staff stanno già preparando insieme la prossima stagione.
La carica c’è ed è tanta, l’allenatore non vede l’ora di cominciare ufficialmente la sua nuova avventura. “Ho belle sensazioni, questa è una grandissima piazza che ha fatto calcio importante – ha esordito il neo allenatore biancazzurro. È un onore essere qui, cercherò in tutti i modi di esaltare la Fidelis e i suoi tifosi”.
Un punto battuto nella presentazione di Francesco Farina è stato il conseguente arrivo di tanti giocatori fidati, ex Barletta, a rinforzare l’organico della Fidelis Andria. “Quando lavori per quattro, cinque anni, lavori con dei professionisti che si sono sempre comportati in modo esemplare – ha detto Farina – sia per quanto riguarda i principi di gioco, sia per le loro qualità importanti, viene facile pensare di volerseli portare dietro“.
“Ho firmato lo scorso martedì, quindi sono solo da una settimana qui alla Fidelis Andria: eppure credo che, con i movimenti realizzati già in quest’ultima settimana di mercato, che potremmo essere ritenuti la mina vagante del prossimo campionato“, ha ultimato l’allenatore sul discorso mercato.
Dato che la Fidelis Andria è stata appena retrocessa in D dalla Serie C, viene facile pensare che la squadra possa competere per tornare immediatamente fra i professionisti. Nonostante ciò, Francesco Farina ha da subito ribadito un concetto: ogni risultato passerà dal duro lavoro, senza “voli pindarici” e promesse.
“La Fidelis viene dai campionati professionistici: dopo l’ultima retrocessione c’è chi fa subito voli pindarici, ma tutti giocano per vincere e non vogliamo fare promesse che il vento può portare via. Una cosa è certa, che la Fidelis Andria è una di quelle squadre che non può e non giocherà un campionato di medio-bassa classifica. Bisognerà prima capire quale sarà il nostro girone, l’approccio che i calciatori avranno nei confronti miei e del mio staff, e più avanti si tireranno le somme“.