Si va verso l’obbligo vaccinale nel calcio
Dopo le restrizioni verso i calciatori No Vax messe a punto nel calcio tedesco tra mille polemiche, la prossima ad annunciare una scelta abbastanza simile potrebbe essere l’Italia. Con i numeri legati alla trasmissione da Covid-19 in costante crescita, introdurre un obbligo vaccinale ai protagonisti del rettangolo verde potrebbe diventare una necessità.
Una scelta, come spiegato dal presidente della Figc Gabriele Gravina, da ipotizzare per tutelare l’intero sistema calcio italiano, già messo a dura prova dalla pandemia.
“Potremmo chiedere l’aiuto del governo”
Durante il Consiglio federale tenutosi in queste ore, quello dei calciatori No Vax (e sul come intervenire) è stato uno dei temi maggiormente trattati dai dirigenti coinvolti.
Al termine dell’incontro, Gravina si sbilancia: “Ipotesi obbligo vaccinale? Valuteremo i numeri. Se ci saranno rischi concreti, potremmo chiedere al governo un provvedimento ad hoc”– spiega il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
“Non possiamo permetterci altri rischi dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto“– continua il presidente- “se un calciatore non vaccinato entra nello spogliatoio il pericolo è alto. Valuteremo i numeri!””
“Super green pass? Condivido in pieno”
Infine, Gabriele Gravina dice la sua anche sul tema di questi giorni, quello del nuovo Super green pass. Elemento essenziale per poter accedere allo stadio, ma anche a cinema, teatri ed attività varie. Sarà rilasciato solo a vaccinati o guariti dal Covid, ed entrerà in vigore a partire dal prossimo 6 di dicembre.
“L’iniziativa del Super green pass la condivido in pieno, è quello di cui abbiamo bisogno! Se vogliamo tutelare il nostro 75% di capienza allo stadio, questa è l’unica strada percorribile. Seguiamo le direttive del governo”.
L’ipotesi delle restrizioni verso i calciatori non vaccinati dunque è sempre più possibile anche nel nostro calcio. Dipenderà tutto dai numeri dei prossimi giorni, ma le idee sono abbastanza chiare.
A cura di Marco Cavallaro