Dopo il verdetto del caso Figline arriva la risposta della società toscana attraverso un comunicato ufficiale. Nelle scorse ore la Procura Federale aveva sentenziato la retrocessione all’ultimo posto del poule di Promozione e la squalifica di sei calciatori.
Come già riportato dalla nostra redazione, poco tempo fa è arrivata la sentenza sul caso Figline dalla Procura Federale. Il Tribunale Federale, dopo la richiesta della retrocessione del campionato di Eccellenza, ha stabilito la retrocessione della squadra toscana all’ultimo posto del poule di Promozione. Le lamentele di Livorno e Tau si sono trasformate in una sentenza burocratica, che comprende anche i calciatori. Sono stati infatti rese note le sanzioni per i sei giocatori coinvolti. Due anni di squalifica per Vanni Burzagli, Andrea Saitta e Mattia Privitera e per Marco Becattini un anno in più. Per Simone Simoni invece il Tribunale ha stabilito tre anni di inibizione per omessa denuncia, mentre per Emiliano Becattini gli anni di inibizione salgono a cinque. Dopo quanto accaduto lo scorso 11 maggio questi sono stati i provvedimenti presi dal Tribunale Federale Territoriale Toscana.
A poche ore dalla sentenza stabilita dalla Procura Federale, la squadra toscana risponde con un comunicato ufficiale. “️La Società ASD Figline 1965 comunica che preso atto della decisione del Tribunale Federale, con il proscioglimento del Presidente Simone Simoni dall’accusa di illecito sportivo, ha sancito la totale estraneità dei Vertici Societari dalla ideazione, progettazione ed esecuzione dei noti fatti relativi alla gara Tau Figline 11 Maggio scorso, restituendo così alla Società l’onore da più parti, con troppa superficialita’ e sommarieta’ di giudizi fino ad oggi messi in discussione“. Il comunicato poi prosegue: “Quanto alla omessa denuncia ed alle altre decisioni del Tribunale gli Avvocati Bagattini e Renzi valuteranno le attività da compiere una volta rese note le motivazioni del Tribunale.“