Coppa Italia, partiti in 170, saranno Follonica-Gavorrano e Torres a giocarsi la vittoria

Domani, 1 giugno, alle ore 17:30 allo stadio Bruno Abbatini di Genzano di Roma, anche la Coppa Italia SerieD avrà una vincitrice. Un cammino lungo ed impegnativo che ha visto tutte e 170 le squadre lottarsi la qualificazione dallo scorso 11 settembre. Infatti, la Coppa Italia è una competizione lunga e logorante iniziata con i turni preliminari, ai quali hanno partecipato 88 squadre. Le 44 vincitrici di questo hanno poi raggiunto le altre 82 nel primo turno eliminatorio. In totale dunque sono 7 i turni, tutti a eliminazione diretta. Come detto un cammino complicatissimo e al termine della quale sono rimaste solamente Follonica Gavoranno e la Torres a contendersi la finale ed il trofeo.

Il cammino delle due squadre in Coppa Italia: La Torres

La squadra sarda, prima finalista, è per esempio una di quelle che ha affrontato ogni step della competizione. Partita dal turno preliminare, giocato domenica 11 settembre, ha battuto il 0-2 il Muravera ottenendo la qualificazione al primo turno. Nell’arco di una grande stagione, culminata al terzo posto nel girone G, la Torres non ha comunque mai perso di vista l’obiettivo della Coppa Italia. Vince il derby contro il Sassari Latte Dolce nel primo turno e batte, ai trentaduesimi di finale, il Lanusei fuori casa. A novembre dunque, la squadra di Greco è ancora in corsa per tutti e due gli obiettivi. La competizione però è ancora lunga e ai sedicesimi incontrano la Vis Artena. 3-2 fuori casa e qualificazione ottenuta.

Da questo momento in poi, inizia la fase più complicata, con partite e trasferte che esulano anche dal proprio girone. Per i sardi questo turno si dimostra però abbastanza agevole. Battono 3-0 il Castelnuovo Vomano, in quel momento pienamente coinvolto nella lotta per non retrocedere nel girone F. Dopo la pausa di 2 mesi per il campionato, a marzo ritornano a giocare. Questa volta contro lo Scandicci, anche lei partita dal primo turno e uscita vittoriosa dallo scontro con la Recanatese, padrona indiscussa del girone F. La gara è dura ed arriva, ai calci di rigore dove, come possiamo immaginare, a passare è la squadra sarda. La partita forse più complicata arriva però in Semifinale. I ragazzi di Greco devono fare visita al Cerignola, che nel frattempo sta facendo piazza pulita dietro di se nel girone H. Altro 2-2, dopo quello contro lo Scandicci, e ancora calci di rigore. Il Cerignola cade in casa e la Torres raggiunge una finale storica a coronamento di un cammino sudato, lungo e complicato addirittura, iniziato dalle fasi preliminari.

Il cammino del Follonica

Il Follonica, a differenza della sua avversaria, ha iniziato il cammino già dal primo turno. Non per questo però si può dire che l’avanzata verso la finale sia stata più agevole. Affrontano e battono agilmente la Pianese al primo turno, ma già ai trentaduesimi l’avversario è di quelli tosti. Il San Donato Tavernelle di Indiani che poi, come sappiamo, vincerà il campionato ottenendo la storica promozione in Serie C. Il Follonica-Gavorrano passa quel turno ai calci di rigore dopo un difficilissimo 1-1. D’altronde si stavano sfidando due delle pretendenti alla vittoria finale del rispettivo girone. Si guadagnano poi, l’accesso agli ottavi battendo il Seravezza Pozzi per 3-1 in casa. Delle 170 con cui si era cominciato ora ne restavano solamente 16.

Fonte foto: pagina ufficiale Facebook Follonica Gavorrano

Anche qui, agli ottavi, l’avversario è di assoluto livello, se non altro per la storia che si porta dietro; affrontano il Prato di Favarin; 1-2 fuori casa e quarti di finale raggiunti. La storica finale sembra sempre più vicina che mai ma prima, ci sono ancora due turni. Il primo lo passano battendo 2-0 in casa l’Athletic Carpi, il secondo superando 2-1 il Ciserano Bergamo. Dopo aver perso la finale playoff contro il Poggibonsi, il Follonica raggiunge un’altra finale ed ha una grande possibilità. Alzare un trofeo e consacrare quella che comunque vada, è stata una grande stagione.

Partiti in 170 quindi, soltanto 1 squadra potrà alzare il trofeo al cielo domani coronando un sogno e scrivendo una pagina di storia per i propri colori. Per scoprire chi sarà dunque non ci resta che attendere ancora qualche ora.

A cura di Edoardo Gregori

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