Filippo Tajani ha appena terminato una stagione che ha il sapore dell’impresa. La squadra ciociara è la grande sorpresa del girone. La compagine di Romondini era partita molto bene in campionato salvo poi dover rivoluzionare in toto la rosa causa problemi societari. A gestire il nuovo corso capitan Filippo Tajani, centrocampista tuttofare in grado di guidare la banda di ragazzi nei piani alti della classifica. Intercettato ai nostri microfoni analizza così la stagione.
“Secondo me anche quando è stata cambiata la squadra abbiamo fatto un campionato clamoroso perchè in tutti gli scontri diretti abbiamo retto testa a chiunque anche alla Recanatese. Abbiamo fatto tantissimi punti anche nel girone di ritorno anche se la squadra aveva un età media di 22 anni. Il nostro è stato un campionato veramente importante sotto tutti i punti di vista.”
Tra i protagonisti di questa grande cavalcata c’è sicuramente l’allenatore dell’Atletico Fabrizio Romondini. “Mister Romondini è stato il nostro faro durante tutto il corso della stagione anche quando c’erano giocatori un pò più esperti. Ogni volta che avevamo un problema lui c’è sempre stato facendoci notare il lato positivo delle cose”. L’allenatore ha condiviso con il capitano dei ciociari anche una stagione al Vigor Acquapendente nella stagione 2017-18. C’è grande stima da parte del centrocampista: “Romondini è un allenatore che si merita altri palcoscenici per le sue qualità. Quando i giovani avevano qualche problema si giravano in panchina e trovavano in lui un punto di riferimento importante. Sicuramente il nostro risultato sportivo è anche merito suo.”
Nonostante una rosa ridimensionata l’Atletico ha saputo sopperire alle tante cessioni con l’inserimento di diversi ragazzi del settore giovanile. Molti di loro sono ben presto diventati protagonisti in un girone complicato: “Il nostro girone è uno dei più equilibrati di tutta la serie D. Abbiamo dimostrato che con la preparazione dell’allenatore gara per gara anche con i giovani si può fare bene. Loro hanno dimostrato come se indirizzati bene dall’allenatore si può far bene anche in giovane età. Noi di giovani ne avevamo tanti avendo giocato a volte con 7-8 under in campo.”