Floro Flores, tra sogni e presente: “Ecco le proposte che ho ricevuto. Il mio futuro è in panchina”
Antonio Floro Flores, un personaggio mai banale. Vuole ancora crescere, fare strada nel mondo del calcio. Il pallone rappresenta sfogo e leggerezza per l’ex attaccante nato e cresciuto tra i quartieri del Rione Traiano, in provincia di Napoli. A trentotto anni, Floro Flores ha già conosciuto la sua evoluzione calcistica. Dal campo alla panchina, dai tacchetti alla lavagna. Lo spirito è quello di sempre, il sogno è quello di brillare anche nelle vesti di allenatore emergente: “Ho tanto entusiasmo – racconta in esclusiva ai microfoni di SerieD24.com -. Voglio ripartire e mettermi in discussione con un progetto nuovo. La mia prerogativa è quella di trovare un ambiente che voglia puntare sul sottoscritto. Sono stato contattato da alcuni club di Serie D e da società di serie superiore per guidare compagini Primavera. Per me non conta la categoria, ma il progetto tecnico che una realtà voglia offrirmi”.
Floro Flores: “Sto aspettando un progetto vincente”
Floro Flores aspetta la chiamata giusta. Un’annata difficile, quella appena trascorsa, iniziata con propositi ambiziosi alla Frattese. Pochi mesi dopo l’avvio della stagione, qualche certezza è venuta meno. Tant’è che già a dicembre, le strade tra l’ex attaccante e il club di Frattamaggiore si separano: “La scorsa stagione era partita con determinati presupposti, venuti poi meno nel corso del tempo. Potrei dire che non ha funzionato nulla, che vedo il calcio in un altro modo, ma non voglio soffermarmi sull’esperienza alla Frattese. Posso solo dire che un allenatore ha delle responsabilità nei confronti della tifoseria e dei propri calciatori. I ragazzi sono stati davvero eccezionali con me. Ci sono state delle divergenze che hanno minato la prosecuzione del rapporto”.
Floro Flores: “Voglio essere un allenatore di successo”
Floro Flores ha ben chiaro quale sarà il suo percorso nei prossimi mesi. Fare l’allenatore non è semplice obiettivo, ma un vero e proprio traguardo da perseverare. Il sogno, manco a dirlo, è la massima serie: “Non mi precludo nulla. So quanto valgo e so, soprattutto, che voglio fare l’allenatore “da grande”. Il calcio è la mia vita e voglio continuare a divertirmi. Sono carico, in attesa di una nuova avventura in cui poter dedicare tutte le mie forze. Un progetto serio, come quelli che abbiamo potuto ammirare anche nel nostro meridione: Giugliano, Cerignola e tante altre realtà hanno dimostrato come sia fondamentale l’organizzazione societaria per poter ambire a traguardi ambiziosi”.
Floro Flores e il ricordo più bello: “Quell’esordio al San Paolo rievoca brividi”
Per Floro Flores, una carriera da emigrante del pallone. Gonfiare la rete era la sua ossessione in campo. Sampdoria, Arezzo, Perugia, Udinese, Genoa e tante altre maglie indossate con orgoglio e ardore. Quattrocentoquindici presenze per centotre marcature complessive. Ma il ricordo più bello resta, senza dubbio, l’esordio al San Paolo con la maglia del Napoli, squadra della sua città: “Ricordo tutto di quel giorno. Avevo già giocato all’Olimpico con la Roma, ma esordire nello stadio della squadra del mio cuore appena diciottenne fu qualcosa di incredibile. Pareggiammo zero a zero con il Milan, ma quello era tutt’altro Napoli rispetto alla società forte e solida di oggi”.
A cura di Giuseppe Vitolo