Fossombrone primo in classifica nel Girone F con 10 punti dopo 4 giornate. Chi se lo aspettava? E’ la domanda che si sono fatti i tanti appassionati del calcio adriatico e del dilettantismo in generale. La terribile matricola marchigiana allenata da Michele Fucili sta sorprendendo tutti con prestazioni di alto livello.
Zero sconfitte, vittorie convincenti (di cui una 3-0 a tavolino contro il Fano) e un solo pareggio contro la più quotata Avezzano. L’inizio di stagione del Fossombrone sta facendo letteralmente sognare i tifosi. Sette le reti segnate, una quella subita che la vede come seconda miglior difesa del girone, dietro solo al Chieti.
Un percorso per certi versi inaspettato quello che stanno mettendo in atto i ragazzi di Michele Fucili, vero perno della squadra. Dal 2019 a oggi, è riuscito a riportare il club in Serie D dopo vari campionati anonimi nelle categorie inferiori. Nella scorsa stagione, il Fossombrone ha battuto 2-1 l’Agazzanese nello spareggio di ritorno di Eccellenza riassaporando la massima serie dilettantistica dopo 12 anni. Protagonista l’ex Inter Domenico Germinale con una doppietta.
Ora la partenza a razzo per una piazza molto seguita dal pubblico di casa che sicuramente potrà essere una fattore per l’obiettivo principale che (per ora) rimane solo uno: la salvezza.
Costruita con ben altri obiettivi rispetto a quelli che si stanno prospettando sinora, il Fossombrone conta una rosa davvero giovane. Il Direttore Sportivo Pietro D’Anzi ha potuto accingere dai settori giovanili diversi club professionistici oltre a vari talenti locali.
I due esperti Casolla (3 gol per lui) e Germinale i riferimenti offensivi di una squadra che finora ha segnato 7 reti. La vera forza della squadra allenata da Fucili è la difesa con un solo gol subito. Urso e Rovinelli i perni di una retroguardia piena zeppa di under di valore unita ai terzini over (Marongiu, Pandolfi, Camilloni). La vera bandiera del club è capitan Pagliari, centrocampista nato e cresciuto con il Fossombrone dal 2010.
Una squadra consapevole di dover lottare su ogni pallone per conquistarsi un obiettivo che ora, più che mai, sembra alla portata.