Ciccio Lodi tra Serie A, Serie D e un futuro da… procuratore
Un giocatore d’altri tempi, Francesco “Ciccio” Lodi. Regista dal mancino delicato, nella sua lunga carriera ha giocato oltre 500 partite, di cui 198 partite in Serie A e 186 in Serie B, mettendo a referto 143 gol, oltre a varie giocate memorabili, le più importanti con la maglia del Catania. Adesso gioca in Serie D, ad Acireale (girone I), scendendo tra i dilettanti “per amore del pallone”. In una lunga intervista (riportata sotto), rilasciata per il network di Gianluca Di Marzio, Lodi si racconta a 360°, dalle proprie origini al futuro dopo il ritiro, quando gli piacerebbe diventare procuratore.
“Il cambio ruolo che mi ha permesso di affermarmi in Serie A”
Dopo aver iniziato sin da piccolissimo a giocare in una scuola calcio a Napoli, Lodi cresce nell’Empoli, per passare poi al Frosinone e all’Udinese. In questi primi anni di carriera, però, Lodi non giocava da regista, il ruolo per il quale sarà ricordato. Galeotto per il proseguio della sua carriera fu un Padova-Frosinone, come ricordato dal giocatore stesso:
“A Empoli facevo il trequartista, a Frosinone l’esterno destro per rientrare. Segnavo, ma sapevo che quel ruolo mi avrebbe dato difficoltà nel cambio di categoria. Una partita, Padova-Frosinone, eravamo in emergenza, e fui messo a centrocampo, il mio ruolo. Perdemmo, 3-1, ma io segnai e giocai bene. Quella partita cambiò la mia carriera, perchè fece vedere alle altre squadre la mia capacità a centrocampo. A Catania, Lo Monaco mi prese per fare il centrocampista, e Simeone mi mise subito titolare. Da quel momento le cose andarono migliorando anno dopo anno”.
L’approdo in Serie D “per amore del gioco”
Dopo anni di Serie A, adesso, a 37 anni, Lodi gioca nell’Acireale, primo nel girone I di Serie D. Il passsagigio ai dilettanti per amore del gioco, dello spogliatoio:
“Faccio questo mestiere da 23 anni, quando la passione non ci sarà più, penserò ad altro. Anche nonostante gli infortuni, ho voglia di venire al campo, è giusto dare consigli ai giovani”.
Nella stagione in corso, Lodi ha segnato 2 gol in 6 partite, aiutando i propri compagni a mantenere il primato.
Il Lodi del futuro sarà… procuratore
Al termine dell’intervista, oltre a salutare e ringraziare Gianluca Di Marzio e suo padre Gianni, dichiara i propri obiettivi futuri. Quando avrà smesso, il numero 10 si vede nelle vesti del procuratore:
“Qualche conoscenza la ho, mi piacerebbe fare quel percorso. Non mi vedo da allenatore, perchè sono troppo giocatore. Preferisco prendere giocatori sotto la mia ala protettiva, sperando di farli diventare migliori di me”.