Dalla Juve al Chieri, la storia di Bove: “Chiello e Barzagli i più disponibili, che emozione il gol al Siviglia”
Un lungo passato alla Juventus, dove è stato per 9 anni, fino ad arrivare all’ultima stagione al Chieri in serie D. La carriera di Gabriele Bove non è sicuramente tra le più comuni. Il centrocampista torinese a 24 anni ha già militato anche in Serie C con le maglie di Sambenedettese e Gubbio. La sua esperienza in D inizia nella stagione 2020/21 con la Recanatese, per continuare al Chieri l’anno successivo.
Gabriele Bove, un lungo passato bianconero
L’esperienza alla Juventus è stata la più lunga per il classe 1998. Dalla categoria pulcini fino ad arrivare a reggere il centrocampo della primavera. Un periodo davvero lungo, nel quale Bove ha avuto l’occasione di misurarsi con numerosi campioni, a partire dalla panchina. “Nel 2016 l’allenatore della primavera era Grosso, che mi ha trasmesso molto non solo a livello tecnico, ma anche come persona. Sapeva creare nuovi stimoli e la sua esperienza ci ha aiutato molto, infatti in quell’anno sfiorammo il triplete.” Bove ha poi raccontato del rapporto con i giocatori della prima squadra. “Negli allenamenti c’era una divisione abbastanza netta. Ricordo però che alcuni giocatori come Chiellini o Barzagli si avvicinavano di più a noi giovani soprattutto per darci consigli. Il giocatore con cui ci trovavamo più spesso era sicuramente Marchisio perché come noi è cresciuto alla Juve.“
Nel suo lungo percorso bianconero Bove ha vissuto numerose esperienze, come la vittoria del Torneo di Viareggio e il torneo Arco di Trento, due competizioni prestigiose per le squadre giovanili. “Uno dei momenti che ricordo con più gioia è il gol all’ultimo minuto in Youth League contro il Siviglia. Vincemmo quella partita 3-2 e fu un momento importante per la mia carriera.” Il vivaio bianconero è stato quindi una tappa fondamentale per il centrocampista, sia come giocatore sia come persona.
Gabriele Bove, l’arrivo in C tra ambizioni e stop
A soli 19 anni Bove arriva alla Sambenedettese, che in quella stagione milita in serie C. Un cambio importante per il classe ’98, che con i rossoblù ha condiviso lo spogliatoio con ex giocatori di serie A come Troianiello e Bačinović. “È stata la rampa di lancio nel calcio dei grandi. Ho imparato tanto come giocatore ma anche all’interno dello spogliatoio. L’ambiente era diverso perché dopo essere stato sempre solo con dei coetanei ho trovato persone molto più grandi di me e questo mi ha aiutato a maturare.”
Dopo due stagioni e mezzo con la Sambenedettese nel mercato invernale del 2020 il centrocampista passa al Gubbio. L’esperienza con gli umbri dura però solo 4 partite a causa della pandemia. Quell’anno infatti dopo la prima ondata vengono ripresi solo Playoff e Playout, lasciando fuori il Gubbio che aveva ottenuto semplicemente la salvezza. “Non ho un rammarico in particolare perché ho dato sempre il massimo. L’unico aspetto negativo sono stati gli infortuni, a San Benedetto nella prima stagione sono stato fuori 2 mesi. In quel periodo si parlava anche di convocazione nella nazionale under 20, sarebbe stato l’apice di un sogno. Non rimpiango però l’esperienza, perché in quegli anni sono cresciuto molto e ho vissuto momenti importanti per la mia carriera.“
L’esperienza in D tra Recanatese e Chieri
Dopo un lungo stop per la pandemia a febbraio 2021 Bove firma con la Recanatese. La pausa dalle partite ufficiali si fa sentire per il centrocampista, che aveva giocato il suo ultimo match a marzo 2020, senza disputarne altre fino a un anno dopo. “La Recanatese aveva un ottimo progetto, come si è visto quest’anno con la vittoria dello scudetto. Purtroppo sono arrivato dopo un lungo stop e ho cominciato a riprendere la mia forma quando il campionato era finito.” A luglio Bove arriva a Chieri, dove riesce a cominciare la sua stagione dal ritiro estivo, per ritrovare la continuità mancata negli ultimi anni. Nell’esperienza con gli azzurri il classe ’98 ha collezionato 25 presenze, sfiorando i Playoff.
“È stata una stagione formativa. Nel girone d’andata siamo stati vicini alla vetta. Da gennaio c’è stato un nuovo stop per il covid e alla ripresa abbiamo avuto un periodo di calo. Potevo fare di più, ma penso che quest’anno mi abbia comunque dato stimoli importanti.” La prossima stagione sarà importante per riprendere continuità, ma il centrocampista ancora non sa quale sarà la sua prossima maglia. “Nel calciomercato non si sa mai. Ogni dinamica è imprevedibile, però non mi do per vinto. Penso che sognare e continuare a voler migliorare siano le basi per ogni giocatore, altrimenti non avrebbe senso continuare.” Un futuro che è ancora da scrivere per Bove, che a 24 anni ha tanta voglia di migliorare e affrontare nuove sfide.
A cura di Stefano Barollo