Dalla Promozione alla Serie D: Galo Capomaggio sogna la serie A
Nato a La Plata il 25/02/1997 e cresciuto nelle giovanili dell’Estudiantes, Galo Capomaggio arriva in Italia esordendo nella Promozione Calabrese. Comincia così la sua scalata tra le varie categorie del nostro calcio. Infatti, dopo una successiva esperienza alla Stilese in Eccellenza, arriva la chiamata del Fasano, nel girone H di Serie D, in cui, in questa stagione, esplode completamente. Centrocampista centrale, di passaporto italo-argentino, ha collezionato fino ad ora 18 presenze, 8 gol e 4 assist, attirando su di se le attenzioni di molte squadre tra Serie C e B.
Galo Capomaggio: i primi passi tra Argentina e Italia.
Con i nonni originari di Cuneo, il legame tra il giovane centrocampista e l’Italia sembra segnato dal destino.
Inizia a giocare a calcio nelle giovanili dell’Estudiantes a 4 anni e li resta fino ai 18, condividendo lo spogliatoio con alcuni giocatori che, come ricorda lui, sono poi arrivati a giocare nelle massime categorie come Santiago Ascacíbar (ora all’Herta Berlino). Dopo un’esperienza al Defensores de cambaces nella terza serie argentina, decide però che è il momento per lui di provare una nuova esperienza.
“Juan Martinez, un mio amico con cui ho giocato all’Estudiantes, era già in Italia da qualche anno e mi ha consigliato di venire. Ha così fatto il mio nome alla Stilese, in Promozione Calabrese che mi ha voluto subito e con insistenza. Lui era qui già da qualche anno e mi ha messo voglia di provare una nuova avventura; così ho fatto i documenti e sono partito“.
Si trasferisce dunque in Calabria, dall’altra parte del mondo, senza conoscere lingua, abitudini o a cosa andrà incontro. “L’inizio è stato complicato” ammette Capomaggio “non conoscevo la lingua, le usanze e mi sono ritrovato in un contesto molto diverso dal mio. Poi, per fortuna, anche grazie al mio amico, ho imparato l’italiano e le cose sono andate molto meglio. Non è stato semplice neanche il primo impatto con il calcio italiano. Non solo per la differenza linguistica ma soprattutto perché venivo da un campionato giocato nella terza serie argentina dove il livello era molto buono. Fortunatamente però, il calcio italiano ed argentino si somigliano per agonismo e voglia di giocare la palla. Questo mi ha permesso di ambientarmi più velocemente, nonostante la differenza tecnica tra i due campionati.
Da qui, inizia la sua scalata tra le varie categorie del nostro calcio. Nella stagione 2020/2021 si impone nella Scalea, in Eccellenza Calabrese, dove, nonostante le poche partite disputate a causa della pandemia e del blocco dei campionati, riesce a farsi notare fino a ricevere la chiamata del Fasano nella scorsa estate.
Chi è Galo Capomaggio
Capomaggio è un centrocampista centrale moderno, strutturato fisicamente che ama giocare il pallone e che, per sua stessa ammissione, ha una buona attitudine al sacrificio e alla difesa. I suoi idoli sono alcuni tra i centrocampisti migliori del mondo, a testimonianza di quanto in alto punti e quanto esiga da se stesso e dal proprio gioco.
“Sono un centrocampista abbastanza difensivo, nonostante gli 8 gol fatti finora. Mi sono sempre piaciuti soprattutto due giocatori a cui mi ispiro, Xavi e Iniesta. Da loro ho provato ad imparare, guardando le partite e copiando le loro idee poi in campo. Quel Barcellona era uno spettacolo da vedere, lo facevo con gusto. Però, nonostante la mia passione per quei due giocatori, se proprio dovessi paragonarmi a qualcuno di quella squadra, mi trovo più simile a Busquets“.
“Nel mio ruolo” aggiunge “ci sono tantissimi giocatori importanti a cui potrei ispirarmi. Per esempio in Italia, ho sempre ammirato l’eleganza e la classe di Pirlo soprattutto nei suoi anni alla Juve. E a proposito di Juventus, un giocatore a cui somiglio potrebbe essere Bentancur, per la posizione e la struttura fisica”.
La stagione del Fasano
Come dicevamo in precedenza, la scorsa estate per Capomaggio si aprono le porte della Serie D. Il Fasano del presidente D’Amico decide di puntare sul giovane centrocampista. Inizia così la sua stagione di grande livello come testimoniano le 18 presenze accompagnate da 8 gol e 4 assist. Non male per un centrocampista che ama difendere.
“A Fasano è stato bellissimo fin dall’inizio. E’ una piazza seria in cui i tifosi ti sostengono sempre. Stiamo facendo molto bene soprattutto dall’arrivo di mister Danucci , quando abbiamo completamente cambiato mentalità, mettendo in fila una bella striscia di vittorie che ci stanno permettendo di stare nella parte alta della classifica”.
Riguardo gli obiettivi della sua squadra risponde così, senza esporsi troppo: “Non abbiamo un obbiettivo fisso, dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, vogliamo vincere ogni partita senza porci obbiettivi troppo lontani. Domenica dopo domenica dobbiamo costruire il nostro campionato“.
Il sogno della Serie A
La stagione di Galo Capomaggio dunque non sta sicuramente passando inosservata. Il grande lavoro che sta facendo nel Fasano quest’anno gli sta valendo più di qualche attenzione, soprattutto da club che militano in campionati più importanti. Lui non nasconde le sue ambizioni, fermo e deciso nel realizzare il sogno che lo ha spinto fino all’altra parte del mondo.
“In Italia, non ho mai tifato nessuna squadra in particolare, ma da sempre seguo con ammirazione il campionato italiano, soprattutto le grandi squadre come Inter, Milan e Juve. Ho appena 25 anni e il mio sogno è sempre stato quello di arrivare in Serie A. Ci credo, ci ho sempre creduto. Credo che la posso fare. Ogni anno mi sforzo, mi alleno e lotto per quell’obbiettivo là. Ora mi trovo qui, in Itala, e sto molto bene. Se possibile vorrei giocare qua per tutta la mia carriera”.
Edoardo Gregori