Garufo: “Canicattì società seria, non mi riferivo alla dirigenza”
Intervenuto ai nostri microfoni pochi giorni fa, Desiderio Garufo si è raccontato a 360°. Il centrocampista dell’Akragas ha parlato di passato, del presente con la squadra agrigentina – appena promossa in Serie D – ma anche del suo futuro. Tra gli argomenti trattati, Garufo ha parlato anche la sua parentesi al Canicattì, squadra in cui è rimasto soltanto un anno, vincendo il campionato d’Eccellenza. A proposito di ciò, Desiderio Garufo ha voluto chiarire un passaggio della sua recente intervista.
Garufo: “Canicattì? Il mio riferimento non era alla società”
“Per fare calcio servono le strutture, serve una pianificazione e un progetto a lungo termine. Condizioni che al momento non vedevo a Canicattì perché era una squadra che doveva emigrare sempre, non ha uno stadio proprio, nonostante ci sia una società molto seria”. Erano state queste le parole di Desiderio Garufo alla domanda del perché avesse scelto l’Akragas.
Risposta che però il centrocampista agrigentino ha voluto chiarire. “Ovviamente non mi riferivo al Canicattì come società e come dirigenza. Sono rimasto in buoni rapporti con tutti lì. Il mio riferimento era al fatto che la squadra non ha uno stadio di riferimento nel proprio paese, ma è costretta sempre ad emigrare. In questo modo non si possono creare le condizioni per un progetto a lungo termine. Ci tenevo a precisare questo passaggio perché la dirigenza del Canicattì è composta da persone serie e con cui ho ottimi rapporti”, ha concluso il centrocampista dell’Akragas.