C’è un luogo, incastrato tra le bellezze della costiera cilentana, che da qualche mese ha imparato a sognare. Una compagine, protagonista da circa un decennio nella massima competizione nazionale dei dilettanti, che vuole continuare a volare. Nel nuovo vocabolario della Serie D 2021/22, la Gelbison da volto e corpo alla squadra di Vallo della Lucania capolista del girone I. Nel piccolo comune ubicato a sud della provincia di Salerno, si respira aria di primato.
Dalla Sarnese all’Agropoli, passando per Nola e Polisportiva Santa Maria: Gianluca Esposito è un girovago della panchina, che ha saputo apprezzarsi e farsi apprezzare. E godere, adesso, delle luci della ribalta che l’avvio stagionale della sua Gelbison gli sta regalando: «Tutte le tappe del mio percorso di crescita sono state importantissime – afferma l’allenatore a SerieD24.com –. Sono un allenatore migliore rispetto agli inizi della mia carriera e, se sognare non costa nulla, allora quale sogno più bello di approdare nei pro con la mia squadra?».
Una dichiarazione che è già un titolo di copertina. Con l’ambiente Gelbison, la dirigenza e i suoi ragazzi, è stato sin da subito amore a prima vista. Un rapporto intenso, quello consacrato tra l’allenatore e la società cilentana lo scorso luglio, che regala emozioni e prosceni da far girare la testa: «È stato facile per me ambientarmi a Vallo della Lucania – prosegue Esposito –. Conosco bene, avendo già lavorato insieme, il presidente Puglisi e il direttore Pascuccio e sono conscio dell’impronta che sanno dare alla gestione del club. Il nostro obiettivo è quello di provare ad impensierire le squadre che ai nastri di partenza si sono presentate con il chiaro obiettivo di vittoria del campionato».
E pensare che il salto tra i pro, nella scorsa stagione, si stava già materializzando. Quella Gelbison, allenata dall’attuale tecnico della Cavese Giuseppe Ferrazzoli, mostrò il fianco solo nella finale playoff, persa per 2-0 contro il Messina Football Club: «Abbiamo costruito la squadra partendo dai punti forti della passata stagione – chiosa il tecnico –, inserendo giocatori funzionali all’idea di gioco che vogliamo proporre. I ragazzi sono consapevoli che il risultato dello scorso anno deve essere visto come punto di partenza e non di arrivo, e sono motivatissimi nel voler migliorarsi giorno dopo giorno, sia individualmente che come collettivo».
A cura di Giuseppe Vitolo