Anche questa edizione della Gianni Di Marzio Cup è arrivata al termine. 186 squadre giovanili per un totale di più di 1.200 atleti scesi in campo. Tra esse si sono sfidate dunque Inter, Roma, Hellas Verona, Pisa, Parma, Feralpisalò, Alessandria e Pro Vercelli. In più una delegazione straniera composta da Hajduk Spalato e Dinamo Zagabria.
Protagoniste assolute per la categoria 2011 il Parma e l’Inter che si sono assicurate la finalissima. I gialloblù sono i nuovi vincitori del torneo. Si passa poi alla premiazione sul campo del Caselle (TO). Presenti quasi tutte le società dai 2011 ai 2014 che hanno partecipato a questa competizione.
“La cosa più bella è vedere tanti bambini e tanti ragazzi da molte città anche d’Europa. Stefano ha il merito di essere stato il primo ad aver pensato a una manifestazione del genere dedicata a mio padre qui a Torino. Siamo già alla seconda edizione e spero ce ne possano essere molte altre perché il successo è incredibile“. Esordisce così, emozionato Gianluca Di Marzio, figlio dello storico allenatore Gianni. Il giornalista è stato presente in questa ultima giornata del torneo in occasione della premiazione finale.
Conclude poi con un augurio: “Un grande pubblico, tanto divertimento e soprattutto tanta passione. Questi erano proprio i valori a cui mio padre era affezionato e che abbiamo riportato qui in questa Gianni Di Marzio Cup. A prescindere da tutto ci sono dei talenti davvero interessanti, magari alcuni tra qualche anno li vedremo in campi importanti. Spero che qualcuno tra questi ragazzi riesca dunque a coronare il proprio sogno“.
Insieme a Gianluca però non poteva mancare Stefano Sorrentino, l’amico di una vita che ha dato inizio a questo torneo lo scorso settembre. “Sono contento che anche per il secondo anno consecutivo abbiamo tirato su tantissimi ragazzi. È stato divertimento allo stato puro. Voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi“.
I due sono legati da una forte amicizia fin da bambini. Dopo aver condiviso tante emozioni e tante fasi della vita insieme, anche oggi erano uniti per uno scopo comune. L’augurio da parte di entrambe è dunque quello che questo torneo possa ripetersi per molti anni. Ma soprattutto condividere questa emozione insieme a tanti ragazzi.