Il fato è accaduto a Bologna, nella sera del martedì 23 agosto: Alessandra Matteuzzi, 57 anni, è stata uccisa in via dell’Arcoveggio – come riporta anche La Repubblica – dal suo ex compagno, Giovanni Padovani, attualmente un calciatore della Sancataldese in Serie D. L’uomo era stato già denunciato dalla donna alla fine dello scorso luglio, per atti persecutori e stalking, al punto da aver ottenuto il divieto di avvicinamento alla donna da parte del giudice.
Ora Giovanni Padovani, calciatore marchigiano nato a Senigallia, ex Troina e Giarre e da luglio alla Sancataldese, è stato arrestato con l’accusa di omicidio – come si apprende anche dall’ANSA. Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, Padovani avrebbe aspettato Sandra, come la chiamavano tutti, sotto la sua abitazione a Bologna dalle ore 19 della serata di martedì. Verso le 21, la donna è rientrata in casa: al momento dell’incontro, Alessandra ha urlato contro Giovanni Padovani di andarsene, ma l’epilogo è stato diverso. Il 26enne ha ucciso la donna colpendola ripetutamente con un oggetto contundente, un martello, togliendole la vita.
In giornata è arrivato anche il comunicato della Sancataldese, squadra di Giovanni Padovani. Di seguito la nota ufficiale.
“Condanniamo senza se e senza ma ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia che ha subito Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento. La Società Sancataldese Calcio tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso“.
Giovanni Padovani, perciò, avrebbe ucciso la 57enne Alessandra Matteuzzi. Padovani, oltre ad essere un modello, gioca anche nella Sancataldese. Padovani è nato nel 95’a Senigallia e sin da piccolo ha sempre giocato a calcio. Nel 2010 gioca con l’Alma Fano Juventus e lì mette in mostre tutte le sue capacità tecniche e potenzialità. Così il Napoli decide di portarselo a Castel Volturno, dove ci rimane per un anno. Successivamente gira tutta l’Italia in tante squadre dilettantistiche. Tra le più importanti Sacilese, Gavoranno, Vastese, Rieti e Foligno. Nelle ultime due stagioni ha giocato nel Troina e Giarre. Nella sua carriera poche volte si è ritrovato svincolato. Il 16 luglio aveva cambiato squadra e dal Giarre era passato a titolo definitivo alla Sancataldese. Ora i siciliani, che hanno passato il 1° turno di Coppa Italia contro il Catania, dovranno fare a meno del difensore che ora è impegnato in temi molto delicati.