Con l’uscita dei nove gironi della prossima Serie D comincia il consueto toto su favorite, sorprese e squadre che lotteranno per mantenere la categoria. La compilazione dei raggruppamenti, come spesso accade, è seguita da una scia di polemiche soprattutto di carattere geografico, con squadre ‘costrette’ a trasferte lunghe che vanno così a gravare sui conti del club. In questa circostanza passiamo al setaccio il girone H, da sempre uno dei più imprevedibili e avvincenti.
Se sulle undici pugliesi presenti non vi erano praticamente dubbi, qualche sorpresa l’hanno riservata le cinque campane inserite. Ai nastri di partenza vi saranno infatti Paganese, Gelbison, Palmese, Santa Maria Cilento e Angri, formazioni che lo scorso anno militavano in altri raggruppamenti o, come nel caso della Gelbison, in Lega Pro. A completare il roster delle 18 realtà al via ecco le lucane Matera e Rotonda, quest’ultima tra le matricole della competizione. Numeri alla mano, a dominare è la Puglia, che potrebbe aggiungere alla sua già folta colonia un’ulteriore realtà. Stiamo parlando del Molfetta, neo retrocesso e nel limbo tra Serie D ed Eccellenza. I biancorossi potrebbero essere ripescati in quarta serie in sovrannumero ma il loro destino è legato a quello di Reggina e Pordenone.
Arrivato praticamente al gong dopo una logorante estate, il mercato si è divertito a sparigliare le carte all’interno del girone H. Molte squadre hanno cambiato fisionomia, allenatore, obiettivi, facendo tuttavia regnare un grosso stato di incertezza tra le diciotto partecipanti. L’impressione è che mai come quest’anno siano diverse le candidate alla promozione, un nutrito nucleo pronto a battagliare per un solo posto in Lega Pro. Di seguito ecco favorite, possibili sorprese e curiosità sul sempre allettante girone H.
Come detto in apertura, quest’anno sono diverse le squadre accreditare a recitare un ruolo da protagonista nel girone H. Risulta difficile abbozzare un’ipotetica griglia di partenza poiché spesso questa viene sovvertita come nei classici gp su pista bagnata. Alla luce degli investimenti sul mercato e sui progetti societari a lungo termine, nello schieramento pugliese Team Altamura e Casarano potrebbero avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Se i murgiani, soprattutto nel girone d’andata, avevano già assaporato velleità di promozione, i salentini risultano essere una delle più grandi delusioni dell’ultimo campionato.
La Team Altamura, fresca società con un progetto triennale volto alla Lega Pro, ha condotto un mercato diligentemente che potrebbe fruttare loro il salto di qualità. Qualità questa che viene riscontrata anche in panchina, con la new entry Domenico Giacomarro che approda sulla Murgia dopo le esperienza in C con le lucane Picerno e Potenza. I fuochi d’artificio sono arrivati sul mercato, con i biancorossi che hanno ‘scippato’ al Barletta top player della categoria come Loiodice, Lattanzio e Petta più l’interessante under Maccioni. Ottimi colpi anche quelli che vedono le firme dei centrocampi D’Angelo, Kharmoud e Logoluso e dell’attaccante ex Roma Filippo Scardina. Al netto delle dolorose cessioni di Lacassia, Croce e soprattutto Sosa, sono fondamentali le conferme dei vari Bertolo, Mattera, Dipinto, Colella, Bolognese e Molinaro.
Novità in panchina anche per il Casarano, forte formazione che quest’anno avrà veramente poco margine d’errore. Al nuovo allenatore Laterza è stata consegnata una formazione di prim’ordine caratterizzata dagli arrivi di Munoz, Cerrutti, Vona, Celli, Falcone, Gjonai e Rajkovic su tutti. Quest’ultimo si è presentato al Capozza subito con una doppietta nel 2-0 rifilato al Gallipoli nel preliminare di Coppa Italia.
Con così tanta qualità e con così tanta concorrenza, alla fine dell’anno molto probabilmente sarà lunga la lista delle deluse. Se Team Altamura e Casarano hanno dalla loro parte rose importanti, il Nardò ha probabilmente più di un asso nella manica. In un campionato in cui di anno in anno le squadre cambiano praticamente in blocco, i neretini possono vantarsi di aver mantenuto l’ossatura tipo. Questo è un aspetto da non porre in secondo piano, considerando che gli ottimi ragazzi di Nicola Ragno sono reduci dalla vittoria nei play-off. Una rosa di per sé già competitiva ma arricchita dagli arrivi di gente che conosce bene la categoria come Dammacco, D’Anna e Melillo. Alla luce di ciò è impossibile non piazzare il Nardò nel novero delle favorite.
Mettendo un attimo in stand-by campane e lucane, continuiamo l’excursus pugliese focalizzando l’attenzione su Barletta e Fidelis Andria. I biancorossi sono stati la matricola terribile dell’ultimo campionato, disputando una stagione fantastica protrattasi fino alla semifinale play-off persa proprio contro il Nardò. Un cammino avvincente con molti uomini che l’anno prima piazzarono il triplete in Eccellenza e con lo stesso Francesco Farina al comando. L’allenatore campano ha tuttavia lasciato la città della Disfida ma non la provincia, venendo sostituito da Ciro Ginestra. Questo ha ammagliato durante la prima parte di campionato alla Team Altamura, gioco fluido e propositivo, tanti applausi e una classifica da sogno. Il black-out invernale ha poi sovvertito i piani, crisi di risultati sfociata nell’esonero.
Ora punta a ripartire in una nuova realtà, rinomata anche per i continui sold-out al botteghino e per un pubblico tra i più caldi dell’intera Serie D. Detto già delle pesanti cessioni – a cui si aggiunge quella di capitan Pollidori – il mercato ha portato tanti under interessanti ma soprattutto la firma di Ezequiel Schelotto. ‘El Galgo’ potrebbe rappresentare il fulcro del gioco di Ginestra – frenetico sugli esterni – anche se l’allenatore chiede a gran voce un ulteriore rinforzo in attacco. Oltre al confermato Di Piazza, là davanti sono arrivati Caputo – con Ginestra all’Altamura – Ngom e Glorioso. Ottimi gli acquisti di Lacassia, Silvestri e De Marino in difesa e di Marsili, Marconato ed Evangelista a centrocampo.
Ripescando il nome di Francesco Farina, questo rimarrà uno dei protagonisti del girone H. Da Barletta l’allenatore si è spostato nell’altra città principe della Bat, sponda Fidelis Andria. La squadra federiciana è probabilmente quella che suscita le maggiori curiosità. Scesa dai pro dopo un anno travagliato, c’è stato il passaggio del testimone in società con l’entrata in scena di Giuseppe Di Benedetto. L’imprenditore ha fatto le valigie da Manfredonia dopo mille polemiche per trasferirsi al Città degli Ulivi. Qui ha trovato un ambiente caldissimo che ha fatto sentire fin da subito la vicinanza alla squadra. Un’ ulteriore conferma è relativa ai dati sugli abbonamenti, con oltre 2000 tessere staccate.
Il neo presidente ha lavorato attivamente sul mercato per regalare a Farina la consueta formazione ‘camaleontica’. Il miglior violino sarà sicuramente Strambelli, già capace di deliziare il pubblico nella prima uscita ufficiale con il Gravina. Tanti ex Barletta in rosa: da Pollidori passando poi per Telera, Feola, Padalino e Scaringella. Gruppo Barletta da un lato, gruppo Manfredonia dall’altro poiché dai sipontini sono arrivati Quitadamo, Bevilacqua, Giambuzzi con Ayman Achik a lungo impiegato in pre-season ma non ancora ufficializzato. Grandi innesti quelli del portiere Baietti, del roccioso difensore Donida, del fantasista Bottalico e degli attaccanti Burzio, Martinez e Sasanelli. Manca la ciliegina sulla torta di una punta top, con il sogno Dardan Vuthaj accarezzato a lungo ma rimasto difatti solo un sogno.
Alla compilazione dei gironi, molte pugliesi avranno probabilmente tirato un sospiro di sollievo leggendo i nomi delle campane presenti. Gelbison, Paganese, Angri, Palmese e Santa Maria Cilento, squadre con storia, destini e obiettivi ovviamente differenti. Alla vigilia il timore era quello di incontrare superpotenze del calibro di Nocerina, Cavese e San Marzano, divise poi tra i gironi G e I. Tra le cinque presenti nel girone H non mancano però le favorite alla vittoria finale.
Se Palmese e Santa Maria Cilento fremono probabilmente per mantenere la categoria, sogni di gloria hanno Gelbison e Angri. I primi sono reduci dalla retrocessione mediante play-out di Lega Pro e sono pronti a fare il percorso inverso. L’allenatore Alessandro Monticciolo premeva per sfidare le pugliesi ed è stato subito accontentato, con la formazione di Vallo della Lucania candidata ad essere la loro rivale principale. In rosa presenti tanti volti conosciuti del girone H, da Montinaro a Bubas, passando per Manzo, Russo, Dellino, Casiello e Antonio Croce.
Squadra forte e compatta al pari dell’Angri che, dopo il sofferente campionato scorso, si è distinto sul mercato cambiato diametralmente piani e obiettivi. Discorso differente vale per la Paganese: sciupata di mano la promozione nell’ultimo folle girone G, ha avviato un nuovo corso con una rosa tra le più giovani del raggruppamento.
I campani rientrano nella schiera delle outsiders insieme alle pugliesi Martina e Bitonto e alla lucana Matera. Tra queste quella che può spingersi più in alto è forse il Martina di Massimo Pizzulli, brava a confermare la squadra che ha ben figurato nella passata annata aggiungendoci non poca qualità. Claudio Maffei promette tanti gol, il figlio di Martin Palermo Ryduan è pronto a esplodere, il ‘galattico’ Ganfornina è pronto a svelare i segreti della Casa Blanca. Un mix perfetto a cui vanno aggiunti gli acquisti di Silletti e Rizzo in difesa e dei forti Sicurella e Baglione a centrocampo. Il più grande colpo è forse rappresentato dai rinnovi di tutti i big, con i soli Sush, Teijo e Diaz che hanno abbandonato la bellissima Valle d’Itria per attraccare in altri lidi.
Nonostante un inizio a rilento con problemi societari annessi, è ormai un usato sicuro il Bitonto. I ragazzi terribili di Valeriano Loseto sono pronti a regalare soddisfazioni anche quest’anno. Non sono mancate le cessioni eccellenti – una su tutte quella di Palazzo che potrebbe però tornare – ma la società ha lavorato bene sia sul mercato in entrata che per quanto ne concerne le conferme.
È pronto a spiccare il volo anche il Matera di Salvatore Ciullo, punta di diamante della Basilicata presente nel girone H. Dopo essere partiti ad handicap nell’ultimo campionato, l’arrivo di Ciullo in panchina è coinciso con uno stravolgimento totale del trend. I lucani sono stati tra i migliori nel girone di ritorno creando più di qualche grattacapo alle prime. Nonostante le partenze di tutti i big – Ferrara e Russo a parte – il presidente Antonio Petraglia ha costruito una squadra davvero molto interessante. Dario Maltese sarà il fulcro del gioco, Mokulu l’incaricato a far gol, ma a catturare l’occhio sono sempre i tanti under di livello scovati dalla dirigenza. Dopo i vari Iaccarino e Manu attenzione quest’anno a Pellegrini (2004) e Gningue (2004), difensore centrale ed esterno arrivati rispettivamente dalla Primavera di Roma e Napoli.
Tra le altre protagoniste del girone H di Serie D possiamo posizionare nel limbo il Fasano. La squadra, allenata lo scorso anno da Ivan Tisci, è stata affidata a Luca Tiozzo. Quella fasanese è una formazione di buon livello (trascinata da Battista) che deve provare a non ripetere gli errori dell’ultimo campionato. Partita a razzo, si è sciolta via via col tempo a salvezza ampiamente raggiunta raccogliendo meno punti rispetto all’effettivo potenziale e alla qualità di gioco protesta.
Chi punta a una salvezza più tranquilla è il Gravina, vicinissimo alle sabbie mobili dell’Eccellenza dopo il palpitante play-out con il Molfetta. I murgiani hanno operato bene sul mercato confermando anche l’ottimo Raimondo Catalano in panchina. Graditissimi i ritorni di Santoro, Chiaradia e De Gol, a cui vanno aggiunti tanti nuovi innesti arrivati soprattutto dall’estero.
Avversarie lo scorso anno nella finale per salire in Serie D, si ritroveranno nuovamente faccia a faccia Gallipoli e Manfredonia. Con qualche rallentamento sul mercato – nel caso del Gallipoli anche clamorosi dietrofront come Pignataro – le due formazioni si stanno adoperando in queste ultime ore di trattative per regalare agli allenatori Carrozza e Cinque ulteriori tasselli. I salentini hanno confermato in toto la squadra capace di vincere gli ultimi play-off nazionali di Eccellenza, rosa nuova di zecca per il Manfredonia che in questi mesi ha visto anche l’insediamento di Ciuffreda nel ruolo di nuovo presidente. Ufficializzato il nuovo direttore sportivo Livio Scuotto, per lui sarà subito corsa contro il tempo per cercare di apportare delle migliore nell’undici bianco-celeste.
Con budget non così corposi come altre pretendenti, è logico pensare che queste belle realtà pugliesi faranno carte false pur di mantenere la categoria. Discorso analogo anche per il Rotonda, altra matricola al via anch’essa alle prese con più di qualche problemino al momento dell’iscrizione alla Serie D.
A prescindere da qualsiasi scenario, dal prossimo 10 settembre si comincia a fare sul serio. Allacciamo le cintura, il girone H è in partenza e pronto come sempre a divertirci, emozionarci e regalarci tante storie e motivi d’interesse.
A cura di Michele Di Vincenzo