Il derby del Cilento tra Santa Maria e Gelbison termina a reti bianche, 0-0. Grande prova di cuore per i giallorossi che, nonostante l’inferiorità numerica, dominano per buona parte dell’incontro. Partita spigolosa, intensa, molto maschia. Il rigore assegnato a Uliano al 4′ minuto fa pensare che potrebbero esserci gli estremi per una partita aperta e ricca di emozioni, ma l’errore dal dischetto del capitano rossoblù non ha reso possibile tutto ciò.
Nella ripresa, nonostante l’espulsione di Masullo nel finale di primo tempo, la squadra di Nicoletti scende in campo con grande coraggio e voglia di portare a casa l’intera posta in palio. Infatti, sembra non soffrire l’inferiorità numerica, e a tratti è addirittura più pericolosa degli avversari.
Nel finale di gara, complice anche la stanchezza e la lunga inattività, il Santa Maria si copre e si chiude grazie a qualche forza fresca arrivata dalla panchina, ma la partita non si schioda dallo 0-0 nonostante qualche timido tentativo della Gelbison di sbloccare l’incontro.
Un punto importante per i padroni di casa che, in attesa delle gare da recuperare, può sognare di diritto anche la zona playoff. La Gelbison dell’ex Esposito, invece, consolida momentaneamente il primato in classifica nonostante la vittoria esterna della Cavese nel big match di giornata contro l’Acireale.
“Il rammarico è che per 50 minuti abbiamo giocato con un uomo in meno – ha dichiarato l’allenatore -. Fino all’espulsione c’era una sola squadra in campo, sia dal punto di vista del fraseggio che del palleggio. Sono molto contento della prova, perché è stata una prova di spessore e di carattere. La paura era proprio quella di ritornare a giocare dopo quasi 50 giorni. E’ una sorta di incognita, perché noi facciamo dell’esuberanza e della foga agonistica la nostra forza, e con l’inattività abbiamo perso un pò di brillantezza che pian piano riusciremo a riavere giocando le altre partite. Non solo la squadra ha dominato e retto, ma ha anche tirato fuori gli artigli per portare a casa questo pareggio che ci sta anche stretto. Negli ultimi minuti è inevitabile che abbiamo sofferto, perché eravamo stanchi e loro hanno messo dentro molti attaccanti. Oggi c’è stata anche una bella cornice di pubblico, un derby corretto sia dentro che fuori al campo. Una bella giornata di sport”.
“Noi siamo primi in classifica, ed è anche per questo che tutte le squadre ci affrontano con un qualcosa in più – ha dichiarato l’allenatore -. Noi eravamo partiti bene nei primi minuti di gioco. Probabilmente l’errore dal dischetto ci ha fatto perdere un pò di fiducia. Il Santa Maria ha preso campo, però occasioni da gol, fatta eccezione per il colpo di testa di Romano, non ne ho viste. Nel secondo tempo il predominio territoriale è stato netto. Abbiamo avuto un paio di occasioni per buttarla dentro, ma non ci siamo riusciti. Il rigore nel finale forse ci poteva anche stare, ma noi non commentiamo le scelte degli arbitri, perché anche loro sono esseri umani e devono avere il diritto di sbagliare. In campo ho visto una squadra desiderosa di vincere, partita molto bene e che si è lasciata prendere un pò dall’errore dal dischetto. Questo non deve succedere, perché si può andare sotto anche nel punteggio, ma si rimette la palla al centro e si ricomincia a giocare. Abbiamo il merito di averci creato una classifica così importante, e dobbiamo guardare avanti con fiducia. Mercoledì abbiamo giocato su un campo pesantissimo, oggi altri novanta minuti molto duri. Adesso abbiamo una settimana per ricaricarci e ripartire. Le partite che possono sembrare scontate non lo sono, perché sono tutte gare difficili da affrontare”.