Il “twist” salvezza del Girone I: nove squadre in otto punti
La lotta per la salvezza nel Girone I di Serie D: una sfida al cardiopalma
“Si salvi chi può” è forse la frase che meglio descrive la lotta per non retrocedere in Serie D, e il Girone I di questa stagione ne è l’emblema. La corsa salvezza, un campo di battaglia dove ogni punto pesa come oro, coinvolge quasi metà delle squadre partecipanti e promette emozioni fino all’ultima giornata.
Con l’avvicinarsi del giro di boa natalizio, i club coinvolti nella zona retrocessione stanno tirando le somme e valutando come muoversi sul mercato per invertire la rotta.
La situazione più critica è quella dell’Akragas, fanalino di coda con soli 10 punti. La squadra agrigentina non sembra trovare la via per risalire, e il mercato invernale potrebbe rappresentare l’ultima ancora di salvezza. Poco distante si trova il Licata, a quota 12 punti, che vive una stagione negativa, lontana dalle ambizioni di inizio anno.
A complicare la situazione ci sono poi le squadre posizionate nella zona playout: Acireale, Sant’Agata, Ragusa e Pompei. Nonostante, come tutte, finché la matematica non sancirà i propri verdetti, abbiano ancora speranze di salvezza diretta, la strada è stretta e gli scontri diretti saranno decisivi. Anche Nissa e Sancataldese, pur fuori momentaneamente dalla zona rossa, non possono dormire sonni tranquilli, consapevoli di come basti poco per essere risucchiati nel vortice.
Girone I: lotta per rimanere in Serie D
Il Castrumfavara, leggermente sopra la zona calda, resta in bilico: una serie di passi falsi potrebbe risucchiarlo nel pieno della mischia. Più sotto, il Pompei rappresenta una delle delusioni maggiori della stagione. Dal 20 ottobre ha ottenuto una sola vittoria, un ruolino di marcia impensabile per una squadra costruita con ambizioni ben diverse. Il Ragusa, invece, sta cercando di risalire grazie a una striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi, sebbene quattro di questi siano pareggi. La continuità è un buon segnale, ma i punti raccolti non bastano per staccarsi dalla zona playout.
Il Sant’Agata ha raccolto sei sconfitte nelle ultime otto gare, un dato che conferma le difficoltà della formazione, incapace di invertire la rotta nonostante l’impegno. L’Acireale, pur in un momento altalenante, ha mostrato segnali di vita con una vittoria convincente per 3-0 proprio contro il Pompei nell’ultimo turno. Tuttavia, le tre sconfitte precedenti contro Sambiase, Nissa e Paternò pesano come un macigno sulla classifica. Il Licata si trova forse nella situazione più critica tra le squadre coinvolte. Quattro sconfitte consecutive per 1-0 evidenziano le carenze offensive di un organico incapace di finalizzare le occasioni create. Chiude la classifica l’Akragas, che nonostante un’ottima vittoria contro il Paternò sembra destinato a un cammino in salita. La squadra agrigentina, ultima con soli 10 punti, deve sperare in un vero e proprio miracolo per rimettersi in corsa.
La paura dell’Eccellenza
Con il campionato che avanza, il tempo a disposizione per risalire la china si riduce drasticamente. Per tutte le squadre coinvolte, l’obiettivo è evitare lo spettro dell’Eccellenza, un salto indietro che avrebbe un impatto pesante sia sportivamente che a livello societario. Il mercato di gennaio rappresenterà per molti l’ultima occasione per intervenire, ma serviranno anche una reazione sul campo e una buona dose di fortuna per rimanere in Serie D.
In questo clima di incertezza, ogni punto guadagnato può fare la differenza tra la salvezza e la retrocessione, in una battaglia che si preannuncia “serratissima” fino alla fine.