A distanza di 15 anni dall’ultima volta, il Giugliano potrebbe ritrovare il professionismo. Vittoria con clean sheet contro il miglior attacco del girone G, quello dell’Afragolese, raggiunto con il 2-0 di oggi a quota 44 reti. La piazza non ha mai raggiunto la terza divisione del nostro calcio e, anche visto il formato attuale dei campionati, raggiungerebbe il punto più alto della sua storia lunga 94 anni: la Serie C.
Un aiuto incredibile, oggi, è arrivato dalle dirette inseguitrici. Già nello scorso turno il Nuova Florida aveva rimontato tre punti vincendo contro l’Ostia Mare, mentre il Giugliano perdeva in casa della Vis Artena. Oggi, all’opposto, la formazione laziale ha perso 3-2 nel derby contro il Real Monterotondo, mentre i gialloblù hanno battuto l’Afragolese al De Cristofaro, che sta diventando sempre più un fortino. Anche dalla Sardegna, poi, sono arrivate ottime notizie: il Carbonia ha recuperato alla grande lo svantaggio contro la Torres, in trasferta, bloccandola sul 3-3.
Ora il vantaggio è di +10 sul Nuova Florida secondo e di +11 sulla Torres terza, anche se queste due hanno entrambe una gara da recuperare.
Tanto in questa stagione lo ha fatto lo Stadio Alberto De Cristofaro, coi suoi tifosi, a spingere la squadra e a supportare i tigrotti dal primo all’ultimo minuto con canti e cori. Confermate le voci, Giugliano è in assoluto una delle piazze più calorose della Serie D. Nel proprio stadio, i gialloblù hanno vinto 12 partite su 14. Completano un pareggio e una sconfitta, arrivate contro chi occupa comunque la parte sinistra della classifica. Tutti gli altri scontri diretti contro le altre “migliori” del girone sono stati vinti o anche dominati. Da qui possiamo riconoscere i grandi meriti di questa squadra, in questa stagione.
Adesso, il Giugliano è primissimo a 60 punti dopo 26 gare giocate. Mancano otto partite e la notizia più gradevole è che solo una di queste, la prossima, si giocherà contro un’altra delle squadre della parte sinistra della classifica. Tutte le ultime sette saranno gare “più abbordabili”. Ovviamente, con questo non s’intende che l’impegno della squadra di Ferraro dovrà essere inferiore. Nessuna squadra va sottovalutata.
Le due avversarie più vicine, invece, di impegni tosti di questo tipo con le “prime della classe” ne hanno ancora. Nuova Florida e Torres hanno un calendario parecchio simile e dovranno affrontare ancora Arzachena, Vis Artena, Aprilia e Afragolese tra le altre.
Sotto la guida dell’allenatore Giovanni Ferraro, Giugliano sta ritrovando la luce: “I complimenti vanno fatti alla squadra, alleno dei ragazzi fantastici, oltre a tutto lo staff e in ultimo all’allenatore. Oggi affrontavamo una squadra forte, che prima del fischio d’inizio aveva il miglior attacco del campionato in solitaria e non abbiamo mai rischiato nulla. Ho visto una grande voglia di far bene da parte di questi ragazzi, oltre a una grande atmosfera. Giugliano sta dimostrando ogni volta il suo valore, lo ha fatto anche oggi in un derby contro un’ottima squadra come l’Afragolese, oltre a farlo macinando chilometri su chilometri in trasferta”.
“Poi, ci tengo a spiegare una cosa ai tifosi – ha continuato Ferraro. Alle volte hanno notato come non andassi a esultare dopo ogni vittoria con i miei giocatori, davanti a loro: io non lo faccio perché, per quella che è la mia idea, se l’allenatore mostra grande entusiasmo poi rischia di generarne troppo nello spogliatoio. Troppo entusiasmo potrebbe portare squilibrio, per quella che è la mia idea. Io voglio mantenere alta la concentrazione“.
Successivamente all’allenatore, poi, anche il difensore croato Eric Biasiol – che oggi al 6′ ha trovato il suo primo gol in Serie D – è intervenuto in conferenza stampa post-partita: “Oggi è stata una buona gara, abbiamo guadagnato tre punti molto pesanti per noi. Difensivamente siamo stati molto bravi, l’attacco dell’Afragolese era il migliore del girone, fare clean sheet contro di loro sia all’andata che al ritorno non è cosa da poco. Il merito è di tutti, non solo di noi difensori e del portiere. Ovvio, poi, che sono felice per il gol, ma ciò che contava era la vittoria della squadra. La mia prima rete la dedico a Carlo Di Fabio, mio ex direttore sportivo (al Forlì, ndr), e alla nonna del nostro preparatore atletico Gaetano Toto, entrambi scomparsi da poco”, ha concluso il centrale.
A cura di Lorenzo Gentile