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Gladiator, un girone di ritorno da capolista: l’analisi della cavalcata

Attili

Un girone di ritorno straordinario per il Gladiator: una cavalcata memorabile che ancora non è terminata dato che mancano 5 giornate. Dalla sedicesima posizione occupata il 23 gennaio alla decima del 13 aprile. Ventisette punti ottenuti in dodici giornate disputate frutto di otto vittorie, tre pareggi e solo una sconfitta. Un ruolino di marcia da capolista, dato che neanche il Giugliano (attuale prima forza del raggruppamento) ha fatto meglio. Soli 22 punti conquistati dai gialloblu.

Gladiator

Facciamo però un passo indietro. Ricostruiamo la prima parte di stagione del Gladiator che non è stata entusiasmante. Nel girone di andata, infatti, dopo aver cominciato con due vittorie, altrettanti pareggi e un solo k.o. è cominciato il periodo di crisi dei nerazzurri. Dal 24 ottobre del 2021, data nella quale venne disputata la sesta giornata, il Gladiator perdeva di misura con l’Atletico Uri ed entrava in una spirale negativa di risultati. Perché le sconfitte saranno addirittura nove inframezzate soltanto da un pareggio (Torres) e un successo (Ostiamare).

Gladiator

La svolta nella stagione del Gladiator è stata sicuramente il cambio di allenatore: da Alessio Martino a Teore Grimaldi. Proprio con quest’ultimo la squadra nerazzurra ha trovato la quadra e la giusta alchimia per regalare ai tifosi un girone di ritorno fenomenale. La soddisfazione di giungere ai playoff dopo una cavalcata del genere può essere ancora conquistata dato che la quinta piazza dista soltanto sette lunghezze. Ma l’obiettivo principale della società era ovviamente, dopo una prima parte di stagione così deludente, la salvezza. L’aritmetica non è ancora dalla parte dei nerazzurri ma poco ci manca.