Gomis dopo gli insulti razzisti: “Ho apprezzato il gesto, ma bisogna pensarci prima”
Nell’ultimo turno infrasettimanale di Serie D ha fatto discutere quanto accaduto nei confronti di Lys Gomis al termine del match tra PDHAE – squadra dove gioca il portiere – e la Vogherese. Gomis ha infatti subito degli insulti razzisti da un tifoso in tribuna dopo alcune accese discussioni in campo. Successivamente, l’ex portiere del Torino ha condannato l’accaduto sui social, scatenando anche la reazione – questa volta positiva – dell’autore del gesto a fine match. Ai microfoni di seried24.com, Lys Gomis ha raccontato l’accaduto.
Insulti razzisti, Gomis: “Mi hanno urlato ‘ne**o di me**a, torna in gabbia’”
Queste le dichiarazioni di Lys Gomis: “A fine partita c’è stato un battibecco in campo e dalla tribuna un signore mi ha urlato ‘Ne**o di me**a, torna in gabbia’. Magari a San Siro non si sente tutto, ma in D sì. Io l’ho sentito e ci sono rimasto malissimo. Una settimana fa c’era mia figlia in tribuna, poteva esserci mia madre o altre persone vicino a me. Immaginate se avessero sentito qualcosa del genere. Quindi sono andato in tribuna a confrontarmi con lui. C’era stato un battibecco in campo, ma nulla di che. Un messaggio del genere nel 2023 è squallido. Non accetto ciò da una persona adulta, condannerò sempre queste frasi. Poi ho preso anche tre giornate di squalifica per l’episodio, ma è normale. Io sono sempre un essere umano, non solo un calciatore. Bisogna stoppare il discorso che se uno è un tifoso può dire ciò che vuole ai calciatori. Condanno qualsiasi forma di discriminazione”.
Gomis ha poi proseguito: “Dopo il mio post lui mi ha scritto su Facebook per scusarsi e dirmi che aveva sbagliato. Ho apprezzato il gesto, ma doveva pensarci prima. Apprezzo comunque il passo in avanti che ha fatto, magari prossima volta ci si penserà due volte prima di dire certe cose. La Vogherese è normale che si dissoci, non è una cosa bella. Non sono persone del genere. Io ho parlato con il loro allenatore e i loro dirigenti, sono andato anche nel loro spogliatoio per scusarmi di ciò che è accaduto a fine match. Ma loro come società non mi hanno fatto nulla. Non posso incolpare tutta Voghera se una persona sbaglia. Anche il nostro presidente ci è rimasto malissimo”.