In attesa del Consiglio Federale della FIGC anticipato dal 28 a lunedì 24 luglio circa le riammissioni e i ripescaggi dei club per Serie B e C, è intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina a margine del convegno «L'(in)sostenibile leggerezza del calcio» organizzato dall’Università Sapienza di Roma.
Non dovesse essere accolto l’ennesimo ricorso, il Lecco dovrà ripartire almeno dalla Serie D.
Le parole del numero uno della FIGC riportate dal Giornale di Brescia: “Abbiamo chiuso il campionato a giugno con due immagini: una società che vince il campionato, il Lecco ed una che saccheggia lo stadio perché retrocessa (il Brescia, ndr). Immagine strana: oggi il Lecco è in Terza categoria ed il Brescia in B. Dico che è stato lanciato un messaggio che è contrario ai valori dello sport. Il calcio vivrà un’estate abbastanza infuocata nei tribunali, per ragioni che prima o poi dovremo affrontare in maniera decisa.
Nel calcio si vince ma si può anche perdere e quando si perde bisogna dimostrare di aver assimilato il senso della sconfitta, che non piace ma va accettata.Pensare che ogni anno i campionati italiani debbano subire un impatto negativo per colpa di chi ha perso e attende riammissioni o ripescaggi non fa bene allo sport e ai suoi valori. Oltre a fare un danno al brand del calcio italiano, proprio quando stiamo cercando di valorizzarlo”.
L’ultima volta del Lecco in Serie D risale alla stagione 2018-19, annata nella quale la squadra allenata da Marco Gaburro ottenne la promozione in Serie C grazie anche ai gol di Riccardo Capogna. In quel Girone A figuravano squadre del calibro di Savona, Casale e Sestri Levante che al termine della stagione retrocesse in Eccellenza.
Ancora oggi diversi calciatori presenti nella rosa dell’epoca giocano in Serie D come Ameth Fall a Tivoli, Ali Samake al Chieri e Guillermo Pérez Moreno al Casale.