Vincenzo Grella ricorda Sinisa Mihajlovic in lacrime – VIDEO
Questo pomeriggio è scomparso Sinisa Mihajlovic, un pilastro del calcio italiano e non solo. L’ex calciatore e allenatore fino a pochi mesi fa del Bologna è morto all’età di 53 anni. Il serbo ha girato le più grandi piazze d’Italia, creando un forte legame con tutti i tifosi. Tre le tante è stato allenatore del Catania nella stagione 2009-2010. Infatti, lo stesso amministratore delegato della società rossazzurra, Vincenzo Grella, ha voluto ricordare Mihajlovic in occasione del brindisi natalizio con la stampa.
“Avevamo pensato se rinviare o meno l’evento, ma Sinisa non avrebbe voluto“, esordisce con queste dichiarazioni Grella. L’ex calciatore del Parma, però, non è riuscito a trattenere le lacrime. “Lui è stato più volte nei miei pensieri calcistici e non. Posso dirvi che annullare questo evento, no, non sarebbe stato nelle sue corde“, ha continuato Grella. Che poi non è riuscito a continuare, si è lasciato andare: qualche secondo di silenzio, poi la commozione.
Grella commosso e il rapporto tra Mihajlovic e il Catania
Per far scattare la scintilla tra Mihajlovic e Catania bastò poco tempo. Era dicembre 2009 quando l’allenatore serbo subentrò a Gianluca Atzori, esonerato dal presidente Pulvirenti dopo il ko per 3-2 in casa del Siena. I rossazzurri navigavano in acque agitate, ultimi in Serie A con solo 9 punti. Nonostante Mihajlovic avesse alle spalle una sola esperienza da allenatore con il Bologna, la scelta del club si rivelò vincente: quello era il condottiero giusto per portare la nave in porto.
Un cammino che iniziò con una sconfitta al Massimino contro il Livorno con il risultato di 1-0. Ma la squadra rossazzurra non si arrese e una settima più tardi riuscì nell’impresa di battere la Juventus fuori casa. La gara terminò 2-1. Autore di quella vittoria indimenticabile fu Izco, che siglò una doppietta. Il primo sul calcio di rigore, il secondo sugli sviluppi di un contropiede che finalizzò dopo un passaggio illuminante di Plasmati.
Quello fu il punto di partenza di un girone di ritorno indimenticabile, con trionfi altrettanto storici come quello di Torino. L’1-0 in casa della Lazio (lì il Catania non vinceva dal 1981), il 2-0 nel derby contro il Palermo, ma soprattutto la vittoria per 3-1 contro l’Inter del 12 marzo 2010. Non era una squadra qualunque, ma l’Inter di José Mourinho che da lì a poco vinse Serie A, Coppa Italia e Champions League. Un nuovo “clamoroso al Cibali”, quasi 50 anni dopo.
Sulla panchina del Catania Mihajlovic costruì un capolavoro. Una squadra grintosa e speciale, composta da grandi calciatori. Infatti, quella formazione rossazzurra aveva in rosa giocatori del calibro di Mascara, Biagianti, Spolli, Silvestre, Izco, Barrientos, Martinez e Maxi Lopez, rinforzo del mercanto invernale che realizzò ben 11 reti. Dall’ultimo posto, con sei lunghezze di distacco dalla zona salvezza, al 13° posto con 45 punti, allora record di punti per il Catania in Serie A.