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Dalla dedica di Luis Alberto alla lotta salvezza con la Sambenedettese: la storia di Guido Guerrieri | FOCUS

La Sambenedettese prosegue la corsa salvezza in quella che è stata una delle stagioni più travagliate della sua storia recente. L’incubo retrocessione inizia ad allontanarsi sempre più e grandi meriti vanno assegnati a Guido Guerrieri, portiere ex Lazio oggi impegnato con la casacca dei rossoblù. La sua storia. Il suo cammino. Con un solo diktat in testa: il lavoro ripaga. Sempre.

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“Guerrieri? Rendeva semplici le cose più difficili”

La Lazio per la maggior parte della sua carriera, con la parentesi Trapani nel 2016. Il cammino di Guido Guerrieri verso i grandi del calcio è iniziato con la casacca biancoceleste. Addirittura, con la Primavera degli ‘Aquilotti’ vanta ben 54 presenze, condite dalla vittoria di un campionato, una Supercoppa e due Coppa Italia di categoria.

Dopo il già citato prestito al Trapani – con 19 presenze tra campionato e Coppa Italia – ,il classe ’96 torna alla Lazio e viene aggregato con la prima squadra. Un traguardo ambizioso, che conferma come il sacrificio ripaghi. Sempre. “Rendeva semplici le cose più difficili” dichiarava Alessandro Carta, uno dei suoi preparatori ai tempi delle giovanili, ai microfoni di gianlucadimarzio.com.

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Guido Guerrieri, papà Andrea e la dedica di Luis Alberto

Il 13 agosto del 2017 arriva – seppur dalla panchina – la vittoria della Supercoppa italiana ai danni della Juventus. Ma per Guerrieri, senza dubbio, sono due le date da cerchiare in rosso sul calendario. Due anni più tardi, nel marzo del 2019, il portiere riceve un’ennesima conferma. Lui non milita in una semplice squadra di calcio. Ma in una vera e propria famiglia.

E’ una classica giornata di Serie A, la Lazio affronta il Parma allo Stadio Olimpico. Alla mezz’ora di gioco, il risultato è già sul 2-0. Marusic apre le marcature, Luis Alberto pensa al raddoppio. Ed è proprio lo spagnolo che, dopo la rete, corre a prendere la maglietta con scritto ‘Forza Guido’ che, proprio in quei giorni, perde il papà Andrea. Un gesto toccante, che per tanti è sinonimo di famiglia. Quella famiglia chiamata Lazio.

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L’esordio in Serie A, l’addio alla Lazio e la Sambenedettese

Nel medesimo anno, il 20 maggio, ecco l’esordio in prima squadra. Una vita trascorsa in biancoceleste: dal settore giovanile alla prima squadra, passando per l’esordio in Serie A contro il Bologna.

Come tutte le belle storie però, nel settembre del 2020 arrivano i saluti definitivi. Alla ricerca di una nuova destinazione: Salerno. Con i granata resta fino al febbraio del 2022, quando lascia l’Italia per la Bulgaria. Ecco la firma con il Tsarsko Selo. L’esperienza all’estero dura davvero poco, con Guerrieri che ad agosto firma con la Sambenedettese in Serie D.

La lotta salvezza con la Sambenedettese

Dopo diverse settimane nel ruolo di terzo portiere, con Corci e Berti – entrambi under – maggiormente impiegati, il 30 ottobre arriva l’esordio con la divisa della Sambenedettese. Da quel momento, nessuno toglie più il posto al ragazzo di Roma. O meglio, nessun altro portiere. Uno stiramento, rimediato con la Cynthialbalonga il 15 gennaio scorso, costringe l’ex Lazio a restare fermo per diversi mesi. Ecco che allora, dopo aver lasciato il porto a Marone – arrivato a stagione in corso – Guerrieri torna in campo nell’ultimo turno con il Matese. Il risultato? Vittoria per 2-1 con diversi interventi degni di nota. D’altronde, come spesso si dice, se è cresciuto con una squadra di Serie A ci sarà un motivo.