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Spirito di gruppo e “barcellonesità”: come l’Igea Virtus ha superato un periodo difficile

igea virtus

Unione, senso d’appartenenza e “barcellonesità”. Sono le tre componenti che hanno permesso all’Igea Virtus di ottenere sei punti nelle ultime due partite nel girone I. L’ultima proprio la scorsa domenica in casa del Sant’Agata. Due vittorie consecutive, sesta posizione in classifica e 13 punti conquistati. “Nulla di strano” starete pensando, se non fosse che la squadra giallorossa di Barcellona Pozzo di Gotto si sia praticamente autogestita dopo la separazione con Pasquale Ferrara nel post Licata-Igea Virtus 2-0.

Divorzio che non è arrivato per i risultati sportivi, ma solo per un disallineamento con la società. Da lì tutto il mondo Igea si è compattato per il bene del club: dirigenti, staff tecnico e calciatori. Adesso l’arrivo dell’esperto Francesco Di Gaetano per una nuova ripartenza.

Unione e senso d’appartenenza: come l’Igea Virtus ha vinto le ultime due partite

4 ottobre. L’Igea Virtus perde 2-0 in casa del Licata. Nel post partita non parla l’allenatore Pasquale Ferrara, ma il direttore generale Benedetto Bottari. Da lì a poco arriva un “terremoto ambientale”. Il giorno dopo arriva la separazione con Pasquale Ferrara. “Le motivazioni alla base della risoluzione unilaterale del rapporto contrattuale sono state determinate dal progressivo disallineamento del tecnico di Barcellona Pozzo di Gotto dal progetto societario concordato ad inizio stagione”. Nulla che riguardi i risultati sportivi, quindi. Solo visioni differenti con il club. La società si mette alla ricerca del nuovo allenatore, va vicina a chiudere una trattativa in particolare ma per problemi burocratici salta tutto.

Passano i giorni e la squadra è senza una vera guida tecnica. Intanto, però, c’è da proseguire un campionato di Serie D. A caricarsi sulle spalle la gestione tecnica è Vincenzo Pirelli, preparatore dei portieri. Campano, ma barcellonese d’adozione. E a quel punto nel gruppo squadra viene fuori proprio un gran senso di appartenenza ai colori giallorossi e uno spirito di coesione importante. Lo stesso accade in dirigenza: il dg Benedetto Bottari pensa alle dimissioni, si prende 48 ore di riflessione e poi decide di non mollare, ma anzi di ripartire più forte di prima.

Poi subentra anche la “barcellonesità”, termine coniato per identificare i diversi (importanti) giocatori barcellonesi di nascita in rosa. I vari Biondo, Trovato, Isgrò (di Milazzo, ma “di casa” ormai a Barcellona), Longo, Franchina, Aveni decidono di caricarsi la squadra sulle spalle e vincono 2-1 in casa contro la Gioiese a distanza di sette giorni dalla sconfitta contro il Licata. Gol proprio di Longo e Isgrò, i due giocatori di maggior qualità.

Passa una settimana, l’Igea si prepara al derby siciliano contro il Sant’Agata in trasferta, ma questa volta in attesa dell’ufficialità del nuovo allenatore. Risultato? Ancora una vittoria, ancora per 1-2, ancora grazie ai gol di Longo e Isgrò. Sei punti in due partite nonostante un momento non semplicissimo e un ambiente sicuramente non dei migliori.

Un nuovo inizio con Di Gaetano

Adesso però l’allenatore c’è. Ed è di quelli con esperienza in D. L’Igea ha infatti chiuso (e ufficializzato nel giorno della partita di Sant’Agata) l’accordo con Francesco “Ciccio” Di Gaetano. Allenatore palermitano, Di Gaetano è stato per anni vice di Boscaglia a Trapani e nelle ultime stagioni ha guidato Cittanova e Polisportiva Santa Maria Cilento in Serie D. Intensità, coraggio e qualità. Sono tre delle componenti richieste da Di Gaetano ai suoi giocatori.

L’allenatore era già presente a Sant’Agata, ha firmato il contratto domenica mattina e ha assistito al match in tribuna. Dopo due settimane intense e non serenissime, ma con l’ambiente ben compatto, adesso per l’Igea una nuova ripartenza. Alla base sempre unità e senso d’appartenenza ai colori giallorossi. Questa volta, però, con una guida tecnica in più.