La fine di un incubo, la fine di un calvario. Filippo Romagna è finalmente tornato in campo dopo un lungo stop durato circa 2 anni. Il difensore centrale classe ’97 era fermo da marzo 2020 per un grave infortunio al menisco e per una serie di complicazioni che lo hanno portato a questa lunga inattività.
Oggi la luce in fondo al tunnel. Il ragazzo è tornato in campo nel match del campionato di Primavera 1 che ha visto impegnato il suo Sassuolo contro il Cagliari. I neroverdi hanno vinto per 2-0 grazie ai gol di Ferrara e Samele, e per Romagna circa 46 minuti di gioco per poi essere sostituito a inizio secondo tempo da Kevin Miranda.
Filippo Romagna nasce nel Rimini come centrocampista centrale per poi entrare a far parte del settore giovanile della Juventus all’epoca guidata da Fabio Grosso. In ambito giovanile bianconera scrive pagine molto importanti; nel 2013 viene promosso in Primavera diventando, poi, anche capitano e, tre anni dopo, vincerà da protagonista il Torneo di Viareggio contribuendo alla vittoria in finale contro Palermo per 3-2.
L’esordio tra i professionisti arriva a 19 anni entrando nel secondo tempo della partita tra Novara e Avellino vinta per 1-0 dai piemontesi. Successivamente, nel 2017, arriva anche l’esordio in Serie A con la maglia del Cagliari.
Poi il Sassuolo di De Zerbi, allenatore che tra le altre cose manifesta profonda stima verso il ragazzo e non a caso giocherà numerose partite sotto la sua gestione prima del grave infortunio al ginocchio che lo costringerà a fermarsi.
Capitano dell’U19, nel 2016 viene convocato dall’U21 per le gare di qualificazione contro Serbia e Moldavia, senza però scendere in campo neanche per un minuto. L’anno dopo viene convocato da Giampiero Ventura per lo stage della Nazionale, e con la selezione U20 otterrà un terzo posto nei Mondiali U20 disputati in Corea del Sud.