Una società storica del calcio ligure l’Imperia, fondata nel 1923. Tanti i cambi di denominazione, ma perpetui i valori della squadra, i colori nerazzurri, e il dragone nel logo. 100 anni festeggiati nella miglior maniera, l’Imperia è tornato in Serie D.
Dopo solo due anni di assenza, l’Imperia di Pietro Buttu ritorna nel massimo campionato dilettantistico, dopo aver dominato l’Eccellenza ligure. La vittoria per 3-1 sul campo della Sammargheritese ha regalato ai nerazzurri l’aritmetico salto di categoria. C’è già attesa in città per il ritorno del derby con la Sanremese.
Un cammino imperterrito, che vede l’Imperia promosso con ben 10 punti in più dalla seconda piazza della Cairese, col miglior attacco e la miglior difesa del girone. Una squadra totale, costruita con cura, che riesce a regalare la promozione al suo grande tifo.
Due anni in Eccellenza che però hanno saputo regalare successi e soddisfazione ai tifosi liguri, con la squadra di Fabrizio Gramondo capace di vincere per ben due edizioni di fila la Coppa Italia d’Eccellenza Ligure. Ora, la ciliegina sulla torta per il dragone, il regalo perfetto nella stagione centenaria, il ritorno in Serie D.
Un altro campionato vinto, un nuovo trionfo che segnerà per sempre il legame di Pietro Buttu con la prestigiosa società dell’Imperia.
“L’obiettivo è cercare di ritrovare ciò che mi è stato tolto”, aveva detto Pietro Buttu ad inizio 2024 quando la corsa al primato in Eccellenza era particolarmente accesa. Col trascorrere del tempo, l’Imperia ha gradualmente preso il comando fino a raggiungere la vetta da sola: i nerazzurri fanno il loro ritorno in Serie D, grazie alla vittoria per 3-1 contro la Sammargheritese che ha chiuso la pratica con quattro giornate d’anticipo.
Per il tecnico ingauno, questa è la terza promozione in Serie D della sua carriera, la seconda consecutiva dopo il successo ad Albenga nella stagione precedente. La terza promozione, ma la prima in ordine cronologico, risale alla stagione 2015/2016, quando allenava il Finale e riuscì a qualificarsi per i play-off di categoria, classificandosi al quinto posto nella sua prima esperienza.
È stato il primo per rendimento sia in casa che in trasferta, con 53 gol segnati e il primato per la miglior difesa, subendo solo 20 reti. Questi numeri confermano ancora una volta il successo di Buttu, che dopo aver mancato la conferma ad Albenga, ha raggiunto con decisione il suo obiettivo personale: diventare il Re dell’Eccellenza e riportare la squadra in Serie D.