Dalle giovanili del Chelsea all’Italia: che fine ha fatto Isaac Drogba?
Classe 2000, figlio d’arte, attaccante come il padre ma fin qui con una carriera (decisamente) diversa: parliamo di Isaac Drogba, figlio del più celebre Didier. Tra i 14 e i 16 anni si parlava di un possibile nuovo crack, tant’è che il Chelsea lo accolse nel proprio settore giovanile. Nel tempo però si è perso, ma oggi prova a ripartire dal Portogallo, precisamente dall’Academica Coimbra B, squadra giovanile dell’Academica Coimbra (serie B portoghese).
Isaac ha avuto anche un passato con la Folgore Caratese, squadra di Serie D con cui nella scorsa stagione ha anche segnato una rete. Per caratteristiche è diverso dal padre: meno tecnico e fisico, ma più rapido e veloce. Nonostante la giovane età, Isaac Drogba ha già un curriculum vasto: dal Chelsea in giovane età all’Academica Coimbra, passando per la Folgore Caratese.
La carriera di Isaac Drogba
Nato a Parigi, quando il padre indossava la maglia del Le Mans in Ligue 2, Isaac cominciò a muovere i primi passi calcistici in Inghilterra. Cresciuto nell’Academy del Chelsea, dove il padre militava, ci rimase anche quando Didier volò in Turchia al Galatasaray. La sua avventura con i Blues non durò molto e soprattutto non fu positiva. Probabilmente perché il peso di portare quel nome sulla maglia era tanto e le aspettative su di lui erano altissime o semplicemente perché il talento non è quello del padre.
Così decide di tornare in Francia, firmando con le giovanili del Guingamp, altra squadra in cui Didier militò tra il 2001 e il 2003. Qui rimane tre anni e giocando sia con l’U19 del club francese, sia nella squadra B, ma senza mai riuscire a segnare un gol “tra i grandi”. Nella stagione 2020/21 gli si presenta una grande occasione: giocare in Italia, paese dove il papà non ha mai giocato ma per cui ha sempre manifestato una certa ammirazione. La squadra che lo tessera è la Folgore Caratese, in Serie D: Isaac si mostra entusiasta all’inizio di questa nuova avventura, al punto da postare più frequentemente sui social foto e video dei suoi allenamenti, partite e vita quotidiana.
Il primo gol in Italia e l’avventura in Portogallo
Si allena, lotta, è determinato e deciso verso il proprio obiettivo: a tratti sembra rivedere la personalità del padre, partito da zero e arrivato a dominare in Europa. Nonostante sia un attaccante, la sua qualità migliore non è il senso del gol, ma gioca e si diverte con e per la squadra. La sua prima gioia a livello personale arriva il 28 marzo 2021: la Folgore Caratese sta pareggiando 0-0 contro la Caronnese e a 10 minuti dalla fine entra Isaac Drogba. Punizione per la Folgore: palla messa in mezzo, mischia con batti e ribatti e palla che finisce sui suoi piedi: Isaac non ci pensa due volte, si allarga e calcia forte sul palo del portiere. L’esultanza? Facile, alla Didier Drogba: braccia larghe e corsa verso i tifosi.
Quella rimarrà la sua unica gioia in Italia. In questa stagione infatti non è stato riconfermato dalla società di Serie D e – dopo esser rimasto svincolato per un periodo – ha firmato con la squadra B dell’Academica Coimbra. Fin qui non è ancora riuscito a imporsi, ma chissà che non arrivi anche il suo momento così come capitò al padre prima al Guingamp, poi al Marsiglia: il resto della sua carriera lo conosciamo tutti.
A cura di Domenico Cannizzaro