L’ex Vigor Lamezia, Alessandro Itri: “Momenti indimenticabili. Un mio ritorno? Perché no..”
La Vigor Lamezia torna in Eccellenza grazie alla vittoria casalinga contro la Palmese per 3-1. Tanti i messaggi da parte dei calciatori che in passato hanno indossato questa maglia, in particolare Alessandro Itri che a Lamezia ha giocato nella stagione 2015-16. Il difensore classe ’86, oggi in forza al Giffoni Sei Casali in Eccellenza campana, racconta la sua esperienza calabrese in esclusiva per SerieD24.com.
Gli anni con la Vigor Lamezia
Tanti anni in Calabria, tra battaglie, imprese riuscite e delusioni: “Quell’anno fu un po’ particolare perché la Vigor Lamezia doveva giocare in Lega Pro e venne retrocessa in Serie D per alcuni problemi. Ricominciammo praticamente da zero. Nella campagna acquisti di dicembre c’ero anch’io, all’inizio erano quasi tutti ragazzini. Arrivai con una Vigor penultima in classifica, ma facemmo benissimo per tutta la restante parte della stagione. Lamezia è una piazza che non c’entra nulla con l’Eccellenza. Sono stato sei anni in Calabria, conoscevo bene la storia e la forza della Vigor Lamezia quando ho firmato il contratto“.
La prima volta di Alessandro Itri
Una sola volta (pesante) nel tabellino dei marcatori: “Ho fatto un solo gol, ma importantissimo. Era uno scontro salvezza contro la Gelbison e segnai praticamente a tempo scaduto. Ho bellissimi ricordi, come un’altra grande partita giocata contro il Siracusa. La nostra forza era il gruppo, eravamo molto uniti in qualsiasi circostanza. Nelle situazioni difficili venivamo fuori anche grazie all’allenatore Antonio Gatto, oggi con la Primavera del Cosenza. “.
Il ritorno in Eccellenza della Vigor Lamezia
La Vigor Lamezia torna in Eccellenza: “Di questa società non posso che non parlare bene. Ci sono dei miei amici che hanno giocato con me, e penso anche che nel giro di un paio d’anni riusciranno anche a ritornare in Lega Pro.
Se tornassi a Lamezia? Assolutamente sì, perché mi sono trovato benissimo. Una piazza calorosa dove si respira calcio 24 ore su 24″.
Intervista a cura di Gerardo Guariglia