Il “viaggio della speranza” dalla Costa d’Avorio, l’arrivo a Lampedusa, poi a Palma di Montechiaro e infine a Licata, dove arriva un punto di svolta della sua vita (ma ci torneremo). Poi il calcio, le giovanili del Crotone, la Serie D, la laurea e dal 10 aprile 2024 anche la cittadinanza italiana. In tre righe è la storia di Joel Cannizzaro Diby Koffi, ragazzo nato nel 1994 ad Abie, in Costa d’Avorio, e arrivato in Italia nel 2009. Joel – come si può anche intuire dal suo cognome – è stato adottato da una famiglia italiana, precisamente di Licata, in provincia di Agrigento.
Una passione per il calcio che l’ha portato a conoscere la sua famiglia adottiva, ma anche a giocare nel settore giovanile del Crotone nel 2011/12 e successivamente per due anni in Serie D con la Nissa prima e la Vibonese poi. Dopo quindici anni in Italia e nove d’adozione, ad aprile del 2024 Joel ha ricevuto anche la cittadinanza italiana a coronamento di un percorso d’integrazione sociale riuscito alla perfezione.
Nato in Costa d’Avorio nel 1994, Joel Cannizzaro Diby Koffi decide di lasciare il suo paese nel 2009 a causa della guerra. Un cammino non semplice che l’ha portato a Lampedusa a bordo di un barcone, prima di arrivare a Palma di Montechiaro e poi a Licata. E proprio nel Comune in provincia di Agrigento – mentre gioca nelle giovanili della Santa Sofia Licata (società di calcio del posto) – conosce la famiglia Cannizzaro, che dopo un lungo processo burocratico lo adotta formalmente a giugno 2015. Joel prosegue gli studi superiori, ottiene il diploma, poi si iscrive alla facoltà di mediazione linguistica e culturale e ottiene la laurea triennale. Il tutto mentre gioca a calcio. Dalle giovanili della società licatese infatti Joel si trasferisce nella formazione Primavera del Crotone in Serie B nel 2011/12.
Successivamente gioca due anni in Serie D con Nissa prima e Vibonese poi, prima di altre diverse esperienze con club di Eccellenza e Promozione Sicilia fino al 2022. E nella giornata di mercoledì 10 aprile 2024, Joel ha ottenuto un altro “traguardo” della sua vita: il giovane ivoriano ha infatti ricevuto il documento che attesta ufficialmente la sua cittadinanza italiana in occasione della festa del 172° anniversario di fondazione della Polizia di Stato. Il padre è un poliziotto e proprio per l’occasione – dopo aver raccontato la sua storia davanti ai presenti al Palacongressi del posto – il Prefetto della provincia gli ha riconosciuto lo status di cittadino italiano. Una bella soddisfazione per il giovane italo-ivoriano, commosso al momento della consegna del documento.
Centrocampista centrale, ma all’occorrenza ha ricoperto diversi ruoli in difesa, dopo essere arrivato in Italia nel 2009, Joel inizia a giocare in una scuola calcio locale di Licata. Qui – dopo una serie di cavilli burocratici per il tesseramento – gioca un solo campionato prima di esordire in Eccellenza a soli 16 anni con la maglia della Gattopardo, in Sicilia. Il Crotone gli mette gli occhi addosso e nel 2011/12 si trasferisce in Calabria, nella formazione Primavera del club rossoblù. Qui ha l’opportunità di allenarsi in Prima Squadra con giocatori del calibro di Florenzi, Djuric e tanti altri, ma senza mai esordire in Serie B. L’anno successivo passa alla Nissa, in Serie D, da under.
A Caltanissetta colleziona 30 presenze e l’anno successivo si trasferisce nell’ambiziosa Vibonese, sempre in Serie D. 32 presenze per lui, ma anche la retrocessione in Eccellenza con una squadra partita con altre ambizioni. Da lì Joel – parallelamente allo studio – continua a giocare in categorie minori, indossando negli anni le maglie siciliane di Gela, Licata, Favara, Geraci e tante altre tra Eccellenza e Promozione. La sua esperienza calcistica si è conclusa nel 2022, quando al termine della sua avventura con il Raffadali in Promozione Sicilia, decide di trasferirsi in Francia, a Parigi, per proseguire gli studi.