Brutta pagina per il calcio quella che è stata scritta nelle precedenti ore. La questione in realtà è accaduta anni fa, ma le ripercussioni sono avvenute in queste ore. L’ennesimo episodio di razzismo che non si riesce a debellare così facilmente all’interno della nostra società. E’ il caso di Joseph Minala che ha ricevuto commenti imperdonabili in un post sui social. A scrivere il commento è stato l’allenatore degli Esordenti del Ponzano: Paolo Caramel. Ma ripercorriamo i fatti.
Paolo Caramel il 26 agosto del 2019 ha commentato un post su Facebook della famosa pagina “Calciatori Brutti” nel quale appariva la foto di Minala. L’allenatore, che in quel momento era l’allenatore della squadra giovanile dell’Indomita, ha scritto il suo pensiero utilizzando uno pseudonimo.
La foto ritraeva l’ex giocatore della Lazio, che attualmente indossa la maglia dell’Olbia e lo ha etichettato utilizzando termini forti e offensivi. Riferendosi al giovane classe 1996, Caramel scrive: “È un incrocio tra un gorilla e un rottweiler“.
Parole decisamente inappropriate e prive di ogni moralità, che sono costate all’allenatore una bella squalifica. Infatti il tribunale federale territoriale del Veneto ha deciso di infliggere una sanzione non indifferente che gli costa ben quaranta giorni di squalifica. Secondo il tribunale, Caramel avrebbe violato l’art. 4, comma 1 del Codice di Giustizia sportiva.
Questa sentenza ha ribadito l’importanza della scelta delle parole e specialmente della lotta al razzismo, che dovrebbe essere lontano anni luce dal mondo sportivo. Negli ultimi anni gli episodi di questo tipo non sono di certo mancati e con l’utilizzo dei social il problema non fa che aumentare. Le parole utilizzate, nel caso di Caramel, sono forti ed offensive e la pena del tribunale federale territoriale del Veneto non ammette sconti.