Ultimata una stagione sportiva difficile con la retrocessione in Serie D, a tenere banco in casa Fidelis Andria è il futuro societario. Da settimane vanno avanti discorsi sulla cessione del club, inaspriti dopo il naufragio di una prima trattativa con una cordata di imprenditori italiani. In questa fase di stallo, il collettivo federiciano si trova a dover fare i conti anche con debiti importanti. In questo frangente è certosino il lavoro svolto dall’amministratore delegato Pietro Lamorte che, intervenuto a Telesveva Sport, spiega di come sia riuscito a concludere il rapporto con oltre la metà dei tesserati ridando ossigeno alle casse societarie. Aspettando una new entry al timone del club, il futuro e l’iscrizione alla prossima Serie D restano in bilico. Lamorte tuttavia vede il bicchiere mezzo pieno non escludendo addirittura – in caso di arrivo di nuovi investitori – un tentativo di riammissione in Lega Pro.
Messa in archivio una stagione travagliata dentro e fuori dal campo con la retrocessione in Serie D, la Fidelis Andria ha l’imperativo di delineare il proprio futuro. Il club pugliese è da tempo alla ricerca di nuovi investitori per far sì che si possa cominciare a parlare di programmazione. La situazione è in questo momento tra le mani dell’amministratore delegato Pietro Lamorte. Questo, grazie anche al sostegno dei soci Roselli e Catapano, sta lavorando nel tentativo di abbassare i debiti del club mediante accordi di transazione con i tesserati.
Intervenuto alla trasmissione ‘Telesveva Sport’, ha così spiegato l’evolversi della situazione: “I tempi in questo caso non sono fissi ma si possono anche dilungare. Sono passate due settimane e c’è stata una prima fase di tentativi di accordi verbali in cui abbiamo cercato di capire le disponibilità. Mi sono trovato a chiedere un intervento importante a Roselli e Catapano. Mi hanno messo a disposizione una somma non indifferente”.
“Abbiamo raggiunto l’accordo con circa il 60% dei tesserati. Siamo riusciti dunque a concludere il rapporto con più della metà di loro. In questo modo abbiamo reso la debitoria della stagione più bassa, in maniera importante. Il peso della stagione in corso si è ammorbidito in modo rilevante ma la situazione non è ancora risolta“.
“Abbiamo dovuto affrettarci entro il 31 maggio per una questione di contribuiti. Vorrei sottolineare con grande piacere l’impegno di Roselli e Catapano. La debitoria essendo più bassa può essere oggetto di trattative e vedere la coopartecipazione degli attuali soci. Importante è anche la disponibilità dei tesserati che al momento hanno mostrato una rigidità alquanto incomprensibile. Non abbiamo chiesto sacrifici chissà quanto grossi, abbiamo solo fatto presente come della difficoltà finanziaria e in una stagione sportiva deludente. Spero nel loro senso di responsabilità e che ci vengano incontro. Vogliamo chiudere il lavoro sul debito dei tesserati. Solo così potremo aprire un capitolo nuovo“.
Continua il l’amministratore delegato. “Lo sforzo dei due soci deve essere interpretato dalla piazza come un grosso segnale di prospettiva. C’è la volontà di far sopravvivere il club. Abbiamo avuto chiacchierate con alcuni investitori. La prospettiva del futuro c’è, al momento urge solo chiudere solo la questione della debitoria stagionale. I tempi sono stretti ma i pezzi del puzzle vanno messi al posto giusto“.
Infine, Lamorte conclude: “Per la riammissione in Lega Pro c’è una finestra e possono esserci possibilità. Questo ovviamente dipende dalla prospettiva che ne uscirà nelle prossime settimane. Dovessimo chiudere un accordo e sistemare i conti, chissà. Molto dipenderà dalla nuova proprietà, quel che è certo è che dobbiamo stare nei parametri entro il 20 giugno. Per quanto riguarda la Serie D il termine d’iscrizione è il 12 luglio e coincide con il termine dei pagamenti dell’ultimo pezzo. Io da solo posso fare abbastanza ma non tutto, ho parlato con il sindaco e ho precisato che nel momento in cui la situazione finanziaria sarebbe migliorata mi avrebbe fatto piacere il sostegno del club anche relativamente alla questione dello stadio. La Serie D al momento resta l’opzione più accreditata, il valore della rosa dipenderà molto dai piani dei nuovi investitori“.