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Lavello, dal sogno play-off ad una salvezza tranquilla

Sembrava destinata a competere per le prime posizioni del girone H e invece attualmente il Lavello staziona in decima posizione. Quaranta due punti all’attivo frutto di 11 successi, 9 pareggi e 13 sconfitte in 33 partite disputate. Bilancio in negativo anche per quanto riguarda gol fatti/incassati: sono 44 le reti messe a segno mentre 47 quelle subite. Una parabola discendente che comincia dal mercato invernale quando moltissimi top player abbandonano la barca in cerca di un porto più sicuro.

Lavello
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Alla sesta giornata del girone H, infatti, i lucani erano in seconda posizione e come allenatore c’era Adolfo Sermani. Nelle prime sette uscite stagionali il Lavello vola sulle ali dell’entusiasmo: cinque vittorie, un solo pareggio e una sconfitta per 0-3 col Fasano. Poi la crisi. I risultati cominciano a scarseggiare e i vertici societari dei giallo verdi decidono di dare un taglio netto all’avventura di Sermani sulla panchina lucana.

Al suo posto ecco che arriva in pompa magna Karel Zeman. Anche l’ex Acr Messina fatica a trovare la quadra nell’immediato tant’è che giungono nei turni successivi ben otto sconfitte. Tantissime per una formazione che voleva competer per le posizioni di rilievo.

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I motivi della crisi del Lavello: ridimensionamento della rosa e scarso rendimento da parte delle alternative?

L’allenatore era tornato in Basilicata con ben altri propositi. Il drastico ridimensionamento societario, con le annesse cessioni eccellenti del mercato invernale, hanno stoppato il solco tracciato da Zeman jr. Addae, Burzio, Statella, Liurni: sono solo alcuni dei nomi che hanno salutato la compagine gialloverde lo scorso dicembre. Gli arrivi di Basrak, Chironi, Ornaita, Sessa, Massa, Dominguez e Marrale non hanno aiutato la squadra a superare lo scossone dovuto al susseguirsi di uscite importanti.

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Obiettivo? Permanenza in serie D

Sfumati anche i playoff – la Nocerina è a 52 punti in classifica – il Lavello in questo finale di stagione dovrà concentrarsi sulla salvezza tranquilla. Sono soltanto cinque le lunghezze di distacco dalla zona playout quando mancano altrettante giornate alla fine del campionato. La squadra allenata da Zeman non può cullarsi sugli allori e pensare che sia già conquistata la permanenza in D.

Su cinque partite tre saranno con avversari più indietro in classifica: vedi Mariglianese, Rotonda e Brindisi. Le altre due con formazioni di medio-alta classifica come Francavilla e Sorrento.