Stangata del giudice sportivo nei confronti del Legnano. La società lilla dovrà pagare un’ammenda di 1500 euro e dovrà disputare una gara con il settore dedicato ai tifosi locali chiuso. Il motivo? Nel comunicato ufficiale del giudice sportivo si legge: “Per avere nel corso del secondo tempo, alcuni propri sostenitori rivolto espressioni discriminatorie per motivi di razza all’indirizzo di un calciatore della società avversaria“. L’episodio, dunque, risale alla scorsa domenica nella gara che il Legnano ha giocato contro il Crema.
La pesante decisione del giudice sportivo per gli insulti razzisti rivolti a un giocatore del Crema non è l’unico episodio avvenuto domenica in casa Legnano. A fine gara, infatti, il calciatore Malagò è stato protagonista di un diverbio con un tifoso. Tutto sarebbe partito da una contestazione dei sostenitori lilla dopo il triplice fischio. Il giocatore avrebbe risposto a uno dei tifosi e da lì sarebbe nata un’accesa discussione. Malagò si è subito scusato con un post sui social: “Rabbia di chi con i suoi compagni sperava di dare una sterzata alla stagione della squadra e invece convive con l’ennesima sconfitta”.
Anche la società del Legnano ha successivamente diramato un comunicato in cui dichiara di aver multato il calciatore in questione: “La società A.C. Legnano non può tollerare comportamenti come quelli occorsi tra un suo tesserato e un tifoso dopo il triplice fischio della gara di ieri. Fanno piacere le parole di scuse del giocatore ma non sono sufficienti. Malagò è stato quindi multato, perché quando le cose non vanno bisogna solo restare a testa bassa e lavorare per uscirne”.
Il direttore Ferroni precisato: “Tutta la società è consapevole della delicatezza del momento e nessuno più di noi è consapevole di quanto le critiche che ci piovono addosso siano comprensibili. Vogliamo e dobbiamo dare di più. Abbiamo due settimane di lavoro davanti per impostare al meglio la gara con il Club Milano. Archiviamo un brutto momento, figlio anche di una sconfitta che non ci aiuta di certo e guardiamo a quanto c’è da fare”.