Legnano, oggi il ritorno in campo dopo oltre un mese
Dopo oltre un mese è tornato in campo il Legnano. A 39 giorni dall’ultima partita giocata, i lombardi dell’allenatore Marco Sgrò hanno affrontano in casa il Caravaggio, battendolo per 3-0 (Ravasi, Bingo, Barazzetta).
Il rinvio contro il Leon
L’Odissea dei rinvii per i lilla era cominciata il 12 dicembre, quando la sfida contro il Leon fu rinviata a causadell’impraticabilità del campo per via del troppo ghiaccio presente allo Stadio “Giovanni Mari” dopo le nevicate delle ore precedenti. Il Leon aveva presentato ricorso, chiedendo la perdita a tavolino della gara per il Legnano perché ritenuto responsabile delle condizioni critiche del manto erboso. Il giudice sportivo, però, ha respinto la richiesta qualche giorno fa, quindi la gara dovrà essere recuperata.
I rinvii contro Caravaggio e Villa Valle
La domenica seguente, 19 dicembre, la gara in casa contro il Caravaggio non si è giocata a causa delle positività al Covid-19 tra gli avversari. Appena tre giorni dopo, il 22 dicembre, è stata rinviata anche la gara esterna contro il Villa Valle, sempre a causa dei contagi della squadra di casa.
Il ritorno in campo doveva coincidere domenica scorsa 9 gennaio, con la trasferta sul campo del Real Canepina, ma la sospensione di due settimane del campionato di Serie D ha fermato nuovamente il Legnano. L’ultima partita giocata dai lombardi risale all’8 dicembre, con il pareggio per 1-1 sul campo dell’Arconatese.
Il ritorno in campo del Legnano
Oggi, finalmente, il “Mari” è nuovamente tornato ad accogliere i suoi beniamini, con la sfida al Caravaggio nel recupero della gara del 19 dicembre. Il Legnano poi sarà atteso da un forcing, dato che affronterà due trasferte in 4 giorni contro Villa Valle (mercoledì 19) e Real Canepina (domenica 23), in attesa di conoscere anche la data del recupero contro il Leon.
Il primo dei tre recuperi è dunque stato vinto. Adesso, in caso di vittoria degli altri due recuperi, i lilla potrebbero insediare il primo posto del Sangiuliano City, in uno dei raggruppamenti più equilibrati a livello nazionale. Come andrà a finire?
A cura di Giacomo Grasselli