Con la sconfitta in casa contro Asti si è interrota la striscia di risultati utili consecutivi del Ligorna. Questo periodo positivo, 14 giornate di fila senza sconfitte, ha anche dettato un record perché è il più lungo nella storia del club genovese in Serie D. Tra le vittorie va sottolineata quella a Milano con l’Alcione capolista che non perdeva in casa da ottobre 2022. Ai microfoni di SerieD24.com ha parlato il presidente Alberto Saracco in merito al momento attuale della squadra e non solo.
Nonostante la classifica del girone A veda il Ligorna a un solo punto dai playoff, per i liguri il campionato non era iniziato nel migliore dei modi, 9 punti in 9 giornate e zona playout. Il presidente Saracco ha provato a spiegarci il cambiamento della squadra: “Quest’anno abbiamo iniziato un progetto nuovo cambiando allenatore, molti giocatori e anche il modulo con cui ci schieriamo in campo.“
“Eravamo coscienti che ci potesse essere un periodo di adattamento visto che molti giocatori nuovi sono anche più giovani rispetto all’anno scorso. C’è stata pazienza da parte di tutti fino a quanto non siamo riusciti a raggiungere una serie di risultati utili consecutivi arrivando anche anche vincere in casa dell’Alcione. Questa vittoria mi ricorda quella con il Novara di qualche anno fa, siamo un po’ quelli delle grandi imprese!“
Alberto Saracco, presidente del Ligorna da ormai 4 anni, risponde così alla domanda su quali siano gli obbiettivi della squadra, sia nel breve periodo sia a lungo termine: “Quando ho rilevato la società il Ligorna si trovava a giocare l’Eccellenza ed era retrocessa dalla Serie D. In questi 4 anni abbiamo lavorato tanto sia dal punto di vista del settore giovanile, il nostro obiettivo principale, sia riguardo la prima squadra.“
“A livello sportivo siamo sicuramente soddisfatti, quest’anno vorremmo confermare i playoff raggiunti la scorsa stagione ma è chiaro che la concorrenza è tanta e non sarà semplice. Quello che manca qui a Genova e al Ligorna sono le strutture, sfortunatamente ambire a qualcosa di più come la Serie C non dipende solo da noi.“