“Vai, chiamami subito”. Umiltà, grinta e voglia matta di raccontarsi dopo una stagione complicata: Gianluca Litteri è fatto così. Il pareggio del suo Akragas contro l’Acireale, capace di regalare la salvezza aritmetica ai biancazzurri, rappresenta a tutti gli effetti anche la gioia ritrovata del numero nove ex Catania. “Il mantenimento della Serie D significa tanto: abbiamo raggiunto l’obiettivo con tre giornate d’anticipo e sono molto soddisfatto. Tra tutte le difficoltà non è mai mancata la concentrazione. Sono felicissimo.”
Sedici presenze in campionato, cinque gol. Un contributo importante tra leadership e disponibilità assoluta. Ma com’è nato l’idillio tra Litteri e l’Akragas? “Ho scelto i biancazzurri consapevole del percorso stabilito dalla società. Sapevo sarebbe stato un anno di assestamento ma la storia del club in Sicilia è tra le più blasonate. Peppe Lo Presti, il mister e Santo Russo hanno fatto la differenza nel portarmi qui”.
Franchezza, orgoglio e convinzione nel presente non mancano al ragazzo siciliano. I soli 1.172′ giocati nel Girone I, però, fotografano una stagione non semplice. “Con Coppa ho avuto sempre un bellissimo rapporto, mi ha voluto fortemente. Sono contento di quest’anno, nonostante varie vicissitudini mi abbiano spesso portato a stare fuori dal campo“. Qui la voce è seria ma mai polemica. Bisognosa, sì, di lasciarsi il passato alle spalle col sorriso sulle labbra.
“Non mi riferisco a problemi fisici ma ormai è tutto risolto. Quando ho percepito che ogni cosa fosse archiviata mi è scattata una luce in più a livello mentale. – continua l’attaccante – Non vedevo l’ora di condividere il campo e lo spogliatoio con i ragazzi. È la cosa che mi è mancata di più”.
Quando si dice mentalità e forza di risorgere.
Spesso si dice che i risultati sportivi dipendano sopratutto dalla forza del gruppo: l’Akragas targato Marco Coppa, per Litteri, non fa eccezione. Da Llama a Sanseverino, passando per Grillo e Garufo. La genuinità complessiva di tutto l’ambiente squadra, nonostante arrivi e partenze, ha rapito il cuore dell’ex centravanti del Venezia. Il patrimonio giovani del club agrigentino, poi, è tutto da sottolineare. “Ho un rapporto speciale con Andrea Di Mauro: è un bravissimo ragazzo, possiede delle qualità importanti. Se seguito costantemente dalle persone giuste nel percorso di crescita può fare molto bene e realizzare il suo sogno“.
Il racconto prosegue, Gianluca pian piano si apre. Emozionato più che mai nel ricordo di quella rete contro il Castrovillari che ha interrotto un digiuno lunghissimo dando inizio al suo riscatto. “Il ritorno al gol mi ha restituito emozioni che mancavano da tanto tempo. La salvezza però sarà sempre l’immagine più bella, la squadra è al primo posto“. Presente chiarissimo per il bomber catanese. Il futuro, però, è ancora da scrivere. Con una precisazione.
“Non penso assolutamente di smettere. Se avessi avuto sempre la continuità di questi due mesi avrei potuto dare di più ma mi sento davvero di ringraziare tutti per avermi permesso di ripartire e di esprimermi ancora nello sport che amo“.
Gratitudine, gioia e nuove Giganti certezze: bomber Litte riparte così.