Vento e mare mosso. La navigazione nelle acque della Serie D per l’Unione Sportiva Livorno è stata tutt’altro che semplice fino a questo momento. E una cosa è certa: le partite con le prime della classe hanno sempre portato un cambiamento radicale nello spogliatoio amaranto. Dalla sconfitta contro la Pianese fino all’ultimo poker subito all’Armando Picchi contro l’Arezzo di Indiani. Tappe di un percorso che sono diventate lo Stretto di Scilla per la barca del club di Toccafondi. Così, dopo la contestazione della curva a partita in corso, Vincenzo Esposito ha presentato le proprie dimissioni alla società. E Collacchioni si prepara a scrivere il terzo atto sulla panchina amaranto. A volte ritornano.
Ma partiamo con ordine. E’ il 21 novembre 2022. L’Unione Sportiva Livorno ha appena perso per 3-0 sul campo della Pianese, in quel momento capolista del girone. Le certezze cominciano a cadere. Lorenzo Collacchioni, già esonerato una volta dopo la sconfitta contro il Montespaccato e richiamato dalla squadra in panchina in vista del match di andata contro l’Arezzo, ha trovato una sola vittoria nel suo secondo atto: 3-1 in casa contro l’Ostia Mare. Il risultato ottenuto a Piancastagnaio però è troppo pesante e il club decide di esonerarlo per la seconda volta nella sua prima stagione in Serie D. Il 22 novembre 2022 Vincenzo Esposito prende il timone del Livorno. Ex calciatore di Atalanta e Lazio, ha allenato le giovanili dell’Inter e il Prato nell’era proprio di Toccafondi. La prima vittoria, tuttavia, arriverà nella terza partita, dopo due pareggi, all’ultimo minuto contro il Poggibonsi. Crescita e percorso sono le basi. Una rosa totalmente rivoluzionata durante il mercato invernale. Ma la velocità di crociera non aumenta.
Cambiare l’anima di una squadra. Furono queste le parole di Esposito. E il Livorno ha cercato di dare una svolta al campionato sostituendo la metà dei giocatori presenti nello spogliatoio. Dopo i tre punti conquistati contro il Poggibonsi grazie ad una rete di Lo Faso, gli amaranto dovranno aspettare un mese per la seconda vittoria. Da dicembre a gennaio. Nel mezzo due sconfitte e due pareggi. Poche certezze. Dall’ultima sconfitta contro la Sangiovannese il Livorno riuscirà a ripartire, collezionando sette risultati utili consecutivi. Per i tifosi sembra addirittura riaccendersi la possibilità di continuare ad inseguire il primo posto, considerando gli scontri diretti da giocare al Picchi con Arezzo e Pianese. Ma al derby contro Indiani il Livorno non arriva al meglio. Due pareggi contro Grosseto e Montespaccato che hanno messo in discussione alcune scelte dell’allenatore e l’atteggiamento dei giocatori. Una formazione sempre diversa e pochi punti di riferimento. Per Esposito sono soltanto le prime miglia nelle acque dello Stretto di Scilla.
Contro l’Arezzo, nel derby di ritorno, il clima era caldo. Spalti pieni e entusiasmo, nonostante una stagione che non ha mantenuto le promesse iniziali. Tuttavia, il risultato e la prestazione contro la formazione di Indiani hanno deluso le aspettative. E mentre l’Arezzo dominava sul campo navigando verso la Serie C, sugli spalti i tifosi lasciavano lo stadio contestando duramente Esposito. Nella mattina di lunedì 13 marzo l’allenatore amaranto presenta le proprie dimissioni. Dopo quattro mesi dall’ultimo esonero, Lorenzo Collacchioni è pronto scrivere il terzo capitolo sulla panchina amaranto. Aveva lasciato la squadra al terzo posto, la ritrova al quinto. Sei vittorie, quattro sconfitte, due pareggi. Collacchioni è pronto ad aggiornare il suo tabellino sulle coste livornesi cercando di giocare e vincere i playoff. Gli ultimi tre punti alla guida del Livorno arrivarono contro l’Ostia Mare lo scorso novembre. Giochi disegnati dal destino, dato che il Livorno nella 28^ giornata di campionato affronterà proprio la squadra laziale. In panchina ci sarà ancora una volta Collacchioni. Sembra passata una vita dalla partita di andata, ma l’allenatore è pronto a vivere il terzo atto sulla panchina amaranto. A volte ritornano.
A cura di Jacopo Morelli