Livorno, Esposito: “Proveremo a cambiare strada. Mercato? Al momento non esiste”
Ci siamo, è stato il giorno di Vincenzo Esposito al Livorno. L’ex centrocampista della Lazio e allenatore dell’Inter Primavera sostituirà l’esonerato Collacchioni dopo il 3-0 subito contro la Pianese. Con 20 punti in classifica, gli amaranto sono al quinto posto a bene nove lunghezze dal primato. Nella tarda mattinata di oggi, il nuovo allenatore del Livorno è stato presentato alla stampa allo stadio Armando Picchi.
Noi di SerieD24 siamo stati presenti sul posto, raccontando in LIVE tutto ciò che è avvenuto in conferenza stampa.
La conferenza di Vincenzo Esposito al Livorno
Prima di passare la parola al nuovo allenatore del Livorno, ad aprire la conferenza stampa è il presidente del club, Toccafondi. “Buongiorno a tutti. Avrei preferito non riparlare dopo poco tempo in un’occasione come questa, ma fa parte del calcio. Sarò breve, in questo momento è più utile fare che parlare. Voglio però fissare dei concetti per esser chiaro con i tifosi e con la stampa. Come tutti sanno, son venuto molto volentieri a fare questa nuova esperienza, ed il tempo mi ha confermato le sensazioni positive. Come dice Lucarelli qui sono il custode di una fede”.
“Dall’altra parte – prosegue Toccafondi – non devo fare il Presidente del Livorno per forza, deve essere un piacere e ci devono essere degli obiettivi. L’anno scorso, dopo tutto, abbiamo vinto. Quest’anno abbiamo detto di fare il meglio possibile, conoscendo la difficoltà della Serie D, però ci siamo impegnati per provare a giocarci il campionato fino alla fine“.
Domenica Collacchioni ha fatto una partita degna ed è stato sfortunato, se avessimo segnato il rigore solare su Lo Faso non so come sarebbe andata, ma anche questo fa parte del calcio. Oggi come tre settimane fa, siamo lontani dall’obiettivo di restare in corsa. In questi casi si fa in un modo semplice: si cerca di dare un colpo all’ambiente con un cambio di allenatore, che come tutti ha le responsabilità e purtroppo paga sempre per primo. Tra due settimane poi andremo anche sul mercato e non voglio sentire nessuno parlare di programmazione e del prossimo anno. Lo capisce anche un bambino che se non ci credessi non spenderei 100 lire per un nuovo allenatore. Finché la matematica non ci chiude le porte, ci crediamo. Io gioco per vincere, sennò non mi diverto. Se comincio arrivo alla fine, e giocheremo per provare a vincere le prossime 22 partite”.
Livorno, Toccafondi: “Conosco tutte le qualità di Esposito”
Infine, conclude Toccafondi: “Ora azzeriamo tutto. 27 giocatori sono in discussione, ma non perché sono cattivo, questo è un gruppo sano, ma è evidente che qui non pettiniamo le bambole, dobbiamo vincere. Farò io le valutazioni comportamentali, quelle tecniche invece le farà l’allenatore“. Sul nuovo allenatore: “Io a Esposito posso dare le chiavi di casa e il portafoglio, questo per me è fondamentale. Ha allenato il Prato e conosco tutte le sue qualità. Prendere un allenatore a Livorno è ancora più difficile, la passione e la pressione che c’è qua tritano le persone. Non ci ho pensato neanche 5 minuti per chiamarlo”.
La conferenza di Vincenzo Esposito al Livorno
Dopo la premessa di Toccafondi, arriva il momento del nuovo allenatore, Vincenzo Esposito. “Non ho molto altro da aggiungere. Voglio solo manifestare il mio enorme piacere nell’essere qui. Non è una frase di circostanza, alla mia età non ho bisogno di dire cose circostanziali. La verità è che sono qui perché la mia vita mi ha dato una nuova sfida da affrontare. Non bisogna porsi obiettivi del lungo periodo. La squadra l’ho vista questa mattina e mi piace, ci sono dei valori e questo mi rende fiducioso. Io sono arrivato qui per cercare, mettendocela tutta, di cambiare le cose e migliorarle”.
“Volevo fare un inciso su Collacchioni. Gli auguro di avere un futuro importante. La bocciatura rientra nella normalità delle cose. Sul piano tecnico ci sono delle cose che cercherò di cambiare. Quelle precedenti secondo me sono state fatte per trovare una risposta che non arrivava. La struttura quindi è andata un po’ in difficoltà. Voglio dare un’identità forte, che possa rappresentare questa società. Mercato? Per scelta mia e concordata, in questo momento non esiste. Oggi ho 27 ragazzi, a tutti voglio dare una possibilità. Tutti possono dare il contributo. Quando passano gli anni vai a cercare delle sensazioni piacevoli, dal ristorante al campo. Io alleno per ricevere e per dare. Mi sono fermato per vicende familiari, niente di troppo sfortunato. Voglio seguire il mio corso”.
La conferenza di Vincenzo Esposito al Livorno
Successivamente, Vincenzo Esposito analizza il momento del Livorno. “Quando il risultato non arriva, dall’esterno vengono tirati in ballo diversi aspetti. Tra il palo dentro o il palo fuori cambia tutto. In testa ho l’ultima partita, e vedo che non è un problema atletico”.
Sullo staff: “Accolgo gente che ha lavorato qui fino a questo momento. Bonatti (secondo allenatore) è stato un mio ex giocatore. In campo io ero aggressivo e dinamico, e la squadra dovrà dimostrare di avere quelle caratteristiche. Nel calcio di oggi contano le letture delle diverse situazioni. Non mi piace solo quando non capisco cosa vuole fare la mia squadra. Il calcio fatto soltanto di nomi e cognomi non porta da nessuna parte”. Sui giovani del Livorno :”Dovranno avere il giusto tempo di crescita. Ho lavorato all’Inter con Bonucci e Balotelli e non c’è una regola scritta: soltanto con l’aiuto è possibile far crescere i giovani. Sono per far giocare i giovani quando meritano, sempre”. Infine, Esposito sul proprio sistema di gioco: “Sono 24 anni che alleno, se avessi utilizzato un solo sistema di gioco mi avreste chiamato Zeman. Ho grande rispetto per le caratteristiche individuali dei calciatori, noi dipendiamo da loro e devo fare di tutto per farli rendere al meglio”