Giornata speciale per il Livorno che questo pomeriggio ha festeggiato la prima gara da presidente di Esciua e il record di presenze di Andrea Luci. Dopo la cessione all’imprenditore brasiliano Paolo Toccafondi ha visto la sua prima partita da tifoso tradizionale in curva. Sul campo però non è arrivata la tanto sospirata vittoria, visto l’uno a uno finale contro la Trestina. Ecco le parole dei protagonisti
Inizia Collacchioni: “Passo indietro? Non credo. Ho visto un primo tempo che mi è piaciuto. L’atteggiamento è stato quello giusto. Nel secondo tempo dovevamo chiuderla, il rigore sbagliato è stato quell’episodio che ci ha abbassato il morale, nostro limite più grande. Dopo il rigore ho fatto dei cambi per cercare gente più brillante. Longo? Fa parte del Livorno, ha potenziale e ha bisogno di continuità. Il primo tempo non ha giocato male. Il rigore sbagliato per lui è stato sicuramente una batosta. Non ci arrendiamo, la strada è quella giusta. Oggi mi ha dato fastidio l’aspetto mentale. Non l’abbiamo chiusa quando dovevamo e questo non mi sta bene. Siamo il Livorno, dobbiamo essere all’altezza”.
Ecco le parole di Luci. “È stata una giornata emozionante. Quando mi sono svegliato ero tranquillo, poi la tensione è salita. Dodici anni fa non avrei mai pensato di arrivare a questo traguardo. Per me questa maglia è una seconda pelle. L’obiettivo nostro sono i playoff, arrivarci per il Livorno è un dovere. Se Pillon non mi avesse portato a Livorno oggi non saremmo qui. Quando giocavo ad Ascoli mi disse che aveva firmato per il Livorno e che voleva portarmi. Futuro? Spero di poter continuare a giocare. Quando smetterò mi piacerebbe rimanere in società. Ricordo più bello? La finale con l’Empoli, quando andammo in Serie A. 400 presenze? Potrebbe essere un obiettivo, ma dovrò vedere ogni stagione la mia condizione fisica“.