Il Livorno di Giancarlo Favarin si prepara ad affrontare il Poggibonsi nella prima giornata di campionato di Serie D. I toscani sono stati inseriti nel girone E e puntano a un campionato d’alta classifica. Dopo le recenti delusioni, la società livornese è ripartita con il nuovo progetto di Esciua e adesso vuole tornare grande.
Alla vigilia del match, ha parlato l’allenatore Giancarlo Favarin in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni complete. La gara avrà inizio domenica alle 15.
Alla vigilia della sfida contro il Poggibonsi, ha parlato l’allenatore del Livorno Giancarlo Favarin. Queste le sue parole. “È una partenza impegnativa (il Livorno giocherà contro Poggibonsi, Grosseto e Ponsacco) L’idea è quella di cominciare con il piede giusto, troviamo una squadra come il Poggibonsi che è consolidata in questa categoria. Dobbiamo avere grande rispetto di tutti, noi andremo sul campo con sicurezza e tranquillità. Abbiamo cominciato bene nelle uscite precampionato e vogliamo di mantenere questo binario. Per adesso l’approccio è sempre stato buono, quando contano i tre punti l’atteggiamento e la voglia di vincere fanno la differenza”.
Favarin ha poi parlato della formazione: “C’è un piccolo dubbio a centrocampo, ci penserò stanotte. Sono soddisfatto del mercato, è stato chiuso con due ottimi acquisti come Cori e Caponi che sono grandi giocatori per un campionato di Serie D. Li ho visti in forma, Caponi potrebbe giocare titolare, Bassini è un po’ indietro perché non ha fatto il ritiro con la squadra precedente. Ambizioni? Se dico che siamo una squadra che deve fare un campionato da primi posti direi la verità. È stata fatta una campagna acquisti mirata, il Livorno deve competere fino alla fine per arrivare primo“.
Favarin ha poi concluso: “Leoni da tastiera? Non ci hanno dato neanche il tempo di nascere. Sono arrivati nomi di giocatori che mi hanno fatto ridere, erano assurdi. Sono sicuro che li smentiremo. In pochi hanno un tifo come il nostro, dobbiamo sfruttarlo come un vantaggio. Il gruppo ha voglia di giocare, in allenamento ho dovuto frenarli perché c’era davvero tanto agonismo”.