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Livorno, Indiani: “Il carattere è da dieci. L’attacco da migliorare”

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livorno-esultanza- Credits:Credits: Novi- US Livorno

Le dichiarazioni dell’allenatore del Livorno nel post partita

Dopo il pareggio contro il Follonica Gavorrano nel recupero della prima giornata del girone E, il Livorno di Indiani ottiene tre punti importanti contro la Fezzanese.

Il club di Indiani è partito bene, con due vittorie e un pareggio in campionato e punta a dare continuità ai propri risultati. Gli amaranto sono tra le squadre favorite per la vetta del girone, inoltre non hanno nascosto di volere la promozione in Serie C.

Hanno infatti trovato due risultati positivi soprattutto nel segno di Federico Dionisi. L’attaccante ha già segnato due reti, già decisive in entrambi i match.

I ragazzi sono stati bravi a rientrare in campo e far girare la palla, non era facile. Tra pali e traverse è stata dura, ma questa vittoria ci servirà” – le parole di Paolo Indiani.

Livorno, Indiani: “Bisogna migliorare l’attacco”

Fatica? Il calcio è questo – esordisce così l’allenatore Paolo Indiania fine primo tempo abbiamo sbagliato un gol clamoroso, palla dall’altro lato e lo abbiamo preso noi. È stata una partita simile alla partita di Trestina, siamo riusciti a vincerla di carattere e determinazione in attesa che arrivi qualcosa di bello dal punto di vista tecnico.

Se la Fezzanese è rimasta con nove giocatori significa che abbiamo fatto in modo di farli rimanere in nove, nella seconda espulsione il nostro giocatore era davanti al portiere. Non sarebbe cambiata la partirà, anzi avrebbe avuto sempre lo stesso copione: noi in attacco e loro chiusi dietro. Ho detto a Tani che il suo errore non avrebbe influito e così è stato. Attaccanti? Stiamo aspettando, più che stare in zona offensiva la squadra non può fare di più. Lo dico pubblicamente, non sono per niente soddisfatto del rendimento dei nostri attaccanti, ma lo sanno anche loro. In difesa invece siamo contati, sarà un problema societario, ma stiamo facendo un buon lavoro. Livorno in difficoltà a centrocampo? Non mi è sembrato, assolutamente“.

Livorno, Indiani: “Conta la squadra, sempre”

L’allenatore del Livorno è molto determinato: Abbiamo fatto noi la partita. Capparella ha fatto il terzo, eravamo tre contro a centrocampo. Dopo queste prime tre partite speravo di avere nove punti. Per come sono andate le cose, però, tra Trestina e la partita contro la Fezzanese, recuperato alla fine, prendiamo i nostri sette punti e andiamo avanti. Per me il nostro gioco è stato più che sufficiente, dobbiamo migliorare nella finalizzazione. Per quanto giochiamo nell’area di rigore avversaria non concretizziamo abbastanza. Il primo tempo di Gavorrano non può finire 0-1 se sei presente in attacco. Se dovessi dare i voti per me il carattere è stato da dieci, il gioco da sette largo e la finalizzazione da cinque e mezzo.

Russo? È il nostro cruccio. Il Russo che conoscevo io nel primo tempo avrebbe fatto tre reti, comodi. Ha tutte le attenuanti del mondo tra preparazione saltata e frattura del dito, ma noi abbiamo bisogno del Russo che conoscevo io, non di questo. Non sono i singoli a determinare una partita, mai. Conta la squadra, sempre. E fino a questo momento la squadra è stata bella dato che anche i cambi hanno inciso. È inutile cercare il pelo nell’uovo, questa vittoria avrebbe dato morale anche se domenica non avessimo giocato contro il Grosseto, non c’entra niente l’avversario. Avremmo lavorato tranquilli lo stesso”.